Salvini, che ha esposto Cesare Battisti come un trofeo, ora fa la morale: "Il ritorno di Silvia Romano doveva essere più sobrio"

Ha parlato il ministro che, con Buonafede, era andato a fare la parata quando il Brasile aveva estradato Cesare Battisti. Ora Salvini, ai microfoni di Rtl 102.5, ha il coraggio di affermare che lui avrebbe “tenuto un atteggiamento da parte delle istituzioni più sobrio, un profilo più basso, penso che un ritorno più riservato avrebbe evitato pubblicità gratuita a questi infami che nel nome della loro religione hanno ammazzato migliaia di persone”.
“Quando si libera dopo diciotto mesi di prigionia una ragazza di 24 anni è il momento della festa. Poi qualche domanda deve avere una risposta perché il Paese in cui Silvia è stata rapita, ho letto che si è convertita all’Islam, ricordo sotto voce che in quel paese, il Kenya, a proposito di diritti umani, l’Islam e’ fuori legge ed è punito con la prigione” afferma Salvini, che continua: “In quel paese le donne valgono molto meno dell’uomo perche’ l’uomo puo’ sposare quante donne vuole e la donna no, visto che c’e’ la poligamia per legge, e i soldi che sarebbero stati pagati per il riscatto sarebbero stati incassati da questa associazione terroristica Al-Shabaab che con attentati ed autobombe ha ucciso migliaia di persone”. Insomma “io avrei tenuto un atteggiamento da parte delle istituzioni piu’ sobrio, un profilo piu’ basso, penso che un ritorno piu’ riservato avrebbe evitato pubblicita’ gratuita a questi infami che nel nome della loro religione hanno ammazzato migliaia di persone”.
“La liberazione di Silvia Romano può ispirare solo un sentimento di gioia. Le reazioni della Lega, e di molti altri, sono semplicemente imbarazzanti. Diciamo che Salvini ha perso un’altra occasione per stare zitto”. Lo scrive su Twitter il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.