Alla fine si sono chiariti: perché essere irresponsabili e populisti da soli quando lo si può essere insieme? Salvini, Meloni e alla fine anche Berlusconi la manifestazione del 2 giugno (di cui ancora non si conoscono le modalità per poter garantire la sicurezza dei partecipanti) la faranno tutti insieme.
“Il 2 giugno, Festa della Repubblica, daremo nuovamente voce agli italiani dimenticati dal Governo Conte nell’emergenza coronavirus e che chiedono libertà e orgoglio. Ho parlato con Salvini e Berlusconi: stiamo lavorando per dare vita ad una iniziativa comune nel rispetto di tutte le norme di sicurezza”. Lo scrive sui social la leader di Fdi, Giorgia Meloni.
“Sarà una iniziativa originale, aperta anche alle associazioni, alla società civile, alle categorie, alle famiglie e a tutti coloro che in questi giorni ci hanno contattato perché stufi di un Governo bravo solo a fare promesse e conferenze stampa. Già nelle prossime ore ci metteremo al lavoro per definire dettagli e modalità, e vi aggiorneremo molto presto. Intanto, tenetevi pronti!”, conclude.
Da parte sua Salvini ha dichiarato: “Ho sentito Berlusconi, Meloni, ho sentito tutti, è il momento dell’unità come italiani, e dell’unità senza bandiere di partito, come forze politiche,che vogliono collaborare per ricostruire il paese”.
“La proposta – aggiunge – che ho fatto è per la data della festa della nostra bandiera, non solo a Roma, ma in tutte le cento province italiane, per un momento di ascolto e idee, con artigiani, imprenditori, pensionati, insegnati, tutti a distanza, con le mascherine. C’è bisogno delle idee di tutti, il signor Conte non può fare tutto da solo”.
“Saremo tutti insieme nel centrodestra? Non avrebbe senso dividersi tra italiani di destra, di sinistra, belli e brutti, bisogna ricostruire il paese, una volta sconfitto il virus gli italiani poi torneranno a votare”, dice il leader della Lega.
In realtà, però raccontano fonti parlamentari di centrodestra, sull’organizzazione dell’evento ci sono alcuni dubbi e incognite, perché incombe la paura del contagio, ancora forte. Non è facile rispettare e far rispettare le ‘restrizioni’ sanitarie anti Covid (dalla mascherina alla distanza minima di un metro) per garantire che tutto si svolga nella massima sicurezza possibile. Salvini lo ha capito e da qualche giorno nelle sue dirette Facebook sta ribadendo che ”sarà una manifestazione pacifica, composta, educata, senza assembramenti, ‘distanziata’ e con le mascherine, limitata ai cittadini di Roma e del Lazio”.
Il ‘Capitano’ ha annunciato in tv di aver ‘prenotato’ più location, senza rivelare quali. Secondo gli ultimi boatos avrebbe ‘opzionato’ piazza Venezia, ma niente palco, niente bandiere di partito, solo un enorme tricolore.
Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi conferma all’Adnkronos che tutto è un work in progress: ”Stiamo cercando con soluzioni di fantasia di dare la possibilità a tutti i cittadini di esprimere la propria voce, rispettando le regole e la sicurezza. Presto renderemo pubblici i dettagli. Abbiamo visto che il 2 giugno c’è l’ipotesi di esporre un enorme tricolore, iniziativa che noi condividiamo appieno. La bandiera italiana è sempre stata per Fdi un simbolo di piazza e non solo. Siamo stati i primi ad usare il tricolore a mo di lungo lenzuolo sin dal 2001, in occasione di una manifestazione organizzata dai giovani di An”.
Argomenti: giorgia meloni silvio berlusconi