“Dopo Conte per il Pd c’è il voto”. In un’intervista al Fatto Quotidiano, Goffredo Bettini, consigliere molto ascoltato dal segretario Nicola Zingaretti ed eminenza grigia del Pd, sostiene che la legislatura durerà perché “sarebbe una follia politica interrompere il tentativo di questo Governo di risollevare e cambiare l’Italia e anche l’opportunità di eleggere un presidente della Repubblica democratico”.
Per Bettini il bilancio del governo ”è buono” e “senza trionfalismi, siamo riusciti a tamponare l’emergenza, abbiamo cercato di non abbandonare nessuno, abbiamo sostenuto famiglie, lavoratori e imprese”. Inoltre “abbiamo combattuto bene in Europa. E ora stiamo cercando di delineare il futuro”, anche se ammette, “errori, ovviamente, ce ne sono stati” però “la Repubblica ha retto, non era scontato”.
Su Conte e il suo operato nella bufera del Covid-19 il giudizio di Bettini è netto: “Conte è apparso un gigante rispetto ai vari Johnson, Bolsonaro, Trump – dice -, che per difendere una ideologia inumana e di destra hanno sacrificato migliaia di vite dei loro connazionali. Se da noi ci fossero stati Salvini e Meloni avrebbero fatto lo stesso”, chiosa.
Bettini aggiunge che agli Stati Generali “Conte in dieci minuti ha detto che dobbiamo modernizzare il Paese, renderlo nella sua crescita ecologicamente compatibile e più giusto e inclusivo socialmente. Sottoscrivo al 100%. Da tempo un premier italiano non esprimeva insieme e con tanta chiarezza obiettivi così importanti”. Quanto alla guerra nel M5S, Bettini dubita che possa mettere a rischio il futuro del governo, e a proposito dichiara: “Per certi aspetti, alcuni nodi all’interno del M5S è anche giusto che vengano finalmente sciolti. Alla fine, confido nella autorevolezza, l’intuito e la volontà unitaria di Grillo, che è stato, in questi mesi, molto più importante di quanto sia apparso pubblicamente” conclude.
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