“Il presidente Conte annuncia che il CdM dovrebbe varare le modifiche ai decreti sicurezza? Alla buon’ora, mi sembra una buona notizia che ci sia su questi un cambio di passo. Lo chiediamo dall’inizio di questo governo che venissero cancellati e che, in ogni caso, venissero cambiati in modo netto e radicale. Ora vediamo il contenuto delle modifiche, perché sarebbe un errore fare solo maquillage.”
Lo afferma il portavoce nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, in un’intervista che appare oggi su La Stampa.
“Quei decreti hanno prodotto solo due cose. – prosegue l’esponente di Leu – Un enorme danno sul piano culturale, con la connessione tra sicurezza e immigrazione, due grandi questioni che devono essere affrontate separatamente. E poi hanno prodotto un disastro sul piano materiale, cancellando le poche cose che avevano funzionato in un sistema di accoglienza pieno di limiti, consegnando all’irregolarità migliaia di esseri umani.”
“I rilievi del Presidente della Repubblica sono preziosi, ma sono solo – insiste il parlamentare della sinistra – il punto di partenza. C’è bisogno di un lavoro molto più profondo. Con una parte del M5S c’è un problema che non si è mai chiuso. C’è un settore, di cui fa parte anche il presidente Fico che ha sempre espresso una critica molto netta ai decreti sicurezza. Altri settori sembrano invece rimasti a un’altra fase, a un’altra era politica. Credo che ora, lo dico con il rispetto della discussione interna ad altri soggetti politici, i M5S abbiano bisogno di decidere dove andare, qual è la loro prospettiva.“
“Comunque, ora vediamo le proposte concrete che arriveranno in Consiglio dei ministri. Ma è l’ora di finirla – conclude Fratoianni – con una prospettiva che ha sempre giocato sulla difensiva. Per la prima volta si è incrinata questa grande arma di distrazione di massa che usa la destra, cioè dire alle persone che se stanno male i loro problemi dipendono da chi sta peggio. Dobbiamo avere la forza e il coraggio si mettere in campo una vera alternativa a chi vorrebbe governare al nostro posto”