De Luca scatenato contro Salvini: "Somaro razzista, ha la faccia come il deretano"
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De Luca scatenato contro Salvini: "Somaro razzista, ha la faccia come il deretano"

Il Governatore della Campania non ha preso bene le critiche di Salvini per i festeggiamenti dei tifosi del Napoli

Salvini e De Luca
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19 Giugno 2020 - 13.43


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Vincenzo De Luca è scatenato contro Matteo Salvini: dopo avergli dato del ‘somaro razzista’ perché il leghista ha criticato aspramente i tifosi napoletani scesi in piazza per festeggiare la vittoria di Coppa Italia (“Mi domando dove era il signor De Luca, quello che era pronto a usare il bazooka contro i milanesi e gli italiani che andavano in giro per la Campania. Forse ieri De Luca si era addormentato” aveva detto Salvini), il Presidente della Campania rincara la dose: “Un somaro, un cafone politico, un Neanderthal che ha la faccia come il suo fondoschiena, tra l’altro usurato”.

“Dobbiamo dedicare qualche nostro pensiero a un somaro politico che ha ripreso a ragliare. Ci saremmo risparmiati volentieri questa perdita di tempo”, dice soffermandosi sui commenti legati ai festeggiamenti “Sono commenti che hanno portato alla luce una propensione sotterranea, incancellabile allo sciacallaggio, perfino al razzismo nei confronti di Napoli, della Campania, del Sud. Pare difficile da estirpare”, dice il governatore campano.
“Verso mezzanottiei tifosi del Napoli hanno fatto una manifestazione di gioia, sarebbe successa la stessa cosa in tutta Italia e in tutto il mondo. A Torino, in occasione di una partita della Juve in Champions, ci sono stati morti e feriti in piazza. A Milano, se avesse vinto l’Inter, avremmo avuto l’ira di Dio. Senza una vittoria, hanno denunciato le autorità milanesi, ci sono stati assembramenti ai Navigli, fenomeni di movida scapigliata. Mi sono arrivate immagini di movida a Vicenza, per cui nessuno ha chiesto al governatore del Veneto cosa pensasse e cosa facesse”, prosegue.

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“Quello che è successo, sarebbe successo ovunque. Ma siccome è capitato a Napoli, il cafone ha ritenuto di fare commenti. Ritengo che quel cafone politico abbia dimostrato di essere 3 volte somaro”, dice riferendosi a Salvini.

“Primo, se uno organizza il 2 giugno a Roma una manifestazione in violazione di tutte le norme anti-assembramento e poi si permette di aprire bocca, vuol dire che questo esponente politico ha la faccia come il suo fondoschiena, tra l’altro usurato. Secondo motivo di ‘ciucciaria’, direbbe Eduardo: si fa un assembramento notturno e l’equino domanda al presidente della regione ‘che dici?’. E’ giusto il caso di ricordare a questo somaro geneticamente puro che l’obbligo di garantire il rispetto delle norme nazionali riguarda il ministero dell’Interno e il prefetto. Il presidente della regione non c’entra niente. Infine, siamo di fronte ad atti di volgare sciacallaggio”, dice ancora.

“Se avessimo adottato lo stesso criterio di strumentalità, noi Regione Campania avremmo dovuto dire parole di fuoco nei confronti di altre realtà del Nord e nei confronti di altri sistemi sanitari in cui si sono registrati morti a migliaia. Se fossimo stati sciacalli avremmo scatenato una campagna di aggressione mediatica nei confronti di altre realtà del paese. Ma noi, diversamente dal Neanderthal, siamo persone civili e ribadiamo la nostra solidarietà ai nostri concittadini di altre parti d’Italia che hanno sofferto e affrontato tragedie inimmaginabili, guardiamo con spirito di coesione nazionale alle vicende dell’epidemia, ricordando che la Campania è stata la regione più rigorosa nel chiudere tutto quando c’erano le prime avvisaglie”, afferma.

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Quindi, una divagazione calcistica: “La Juve è apparsa una squadra imbarazzante. Non so come farà ad affrontare la Champions in queste condizioni. I miei complimenti a Gattuso, doppi per aver dato una dimostrazione relativa alla bellezza del catenaccio nel calcio. Mettere in difesa non 11 ma 15, 20… pure i raccattapalle: catenaccio meraviglioso, a condizione di avere una difesa solida e 2-3 giovanotti veloci in grado di creare un contropiede. Quello fatto da Insigne e Mertens contro l’Inter è stata una goduria indimenticabile. Il catenaccio è la Bocconi del calcio: 90 minuti di barricate, poi al 91esimo una pappina nella porta avversaria. Non c’è godimento più grande. Noi ci prendiamo queste soddisfazioni -dice riservando una nuova stoccata a Salvini- diversamente da un esponente politico sovranista cui è capitato, per una delle tante anomalie della storia, di avere una donna stupenda al suo fianco. E passava le serate a mandare i tweet sui broccoletti e il radicchio. Noi siamo fatti diversamente…”

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