Giorgia Meloni mette in chiaro che da Giuseppe Conte, a Palazzo Chigi, le forze di centrodestra vogliono andare uniti, come coalizione. E non c’è un leader della coalizione, come sostiene Matteo Salvini, perché a dire chi è il leader del centrodestra saranno le prossime elezioni. In un’intervista al Corriere della Sera la presidente di Fratelli d’Italia mette in chiaro il suo pensiero:
“Fino a prova contraria non è Conte a decidere. Siamo una coalizione e ci presenteremo insieme, come è sempre stato. Anche il capo dello Stato quando riceve le forze politiche lascia a loro la scelta su come presentarsi, Conte invece tradisce ancora una volta la sua superbia”… “Ho sempre detto che non ci si doveva prestare ad una passerella da comprimari nel reality show di Conte. Poi, se il premier vuole incontrare i leader dell’opposizione nelle sedi istituzionali, si va. Se poi ci fa la cortesia di mandarci il documento del quale ci vuole parlare, magari…”.
A Palazzo Chigi andiamo, spiega Meloni, “per svelare il bluff”, perché “a Conte interessa buttare la palla avanti, abbozzare progetti a lungo termine, per lui le riforme sono mera sopravvivenza. A me interessa, finita l’emergenza sanitaria, tornare al più presto a votare”.
Quanto al centrodestra il Mes è “l’unico accento veramente diverso nella nostra coalizione”, perché “per me rimane un cavallo di Troika, e il fatto che l’Europa voglia spingerci in ogni modo in quella direzione conferma i nostri sospetti. In ogni caso, nonostante una narrazione che ci vuole divisi, noi su tutto arriviamo a sintesi”. C’è anche almeno un altro fronte, quello della leadership.
“Salvini è il leader della Lega, il partito che ha il maggior numero di consensi rilevati. Per noi il meccanismo è sempre stato meritocratico:quando arriveranno le Politiche , se vinceremo, il premier sarà chi guida la forza che avrà preso più voti, Vedremo quale”.
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