“Da oggi le destre combattono unite in tutte le Regioni, anche se spesso all’opposizione sono divise. Per fortuna con candidati deboli, contestati e già bocciati in passato dagli elettori”. Lo scrive il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, su Fb.
“Tra le forze politiche unite a sostegno del Governo Conte prevalgono i no, i ma, i se, i forse, le divisioni. Il motivo è ridicolo – sottolinea – si può Governare insieme 4 anni l’Italia ma non una Regione o un Comune perché questo significherebbe ‘alleanza strategica’. Ridicolo!”.
“Il riformismo non è testimonianza, è la costruzione di un progetto che cambia le cose realmente per il Paese e non per raccattare voti. Io che invoco, pratico e costruisco unità sarei ‘il matto’. Ma continuerò. Prima di tutto l’Italia. Le alleanze intorno ai candidati sostenuti dal Pd sono gli unici che possono fermare le destre, il resto è l’eterno ritorno di vizi antichi di una degenerazione della politica personalistica e autoreferenziale. Tafazzi non è stato inventato per caso. Questa è la verità”.
“Faccio un appello a tutti: confrontiamoci con la realtà, cambiamola, ma si smettesse di guardare il mondo dal dirigibile. Andiamo avanti e combattiamo con chi ha le idee e gli strumenti per vincere”, conclude Zingaretti.