Dopo l'audio del giudice su Berlsuconi, Fi chiede una commissione d'inchiesta. Anche Renzi vuole chiarezza
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Dopo l'audio del giudice su Berlsuconi, Fi chiede una commissione d'inchiesta. Anche Renzi vuole chiarezza

Da Forza Italia tanti gli interventi a sostegno dell’ex premier. Primo tra tutti Antonio Tajani.

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30 Giugno 2020 - 12.33


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“Ieri, Nicola Porro ha trasmesso uno scoop sul processo a Berlusconi. Non so quanto ci sia di vero in ciò che ieri è uscito a ‘Quarta Repubblica’: un magistrato della Cassazione che ha firmato quella sentenza espone dubbi molto forti sulla fondatezza giuridica di quella decisione. Non so dove sia la verità ma so che un Paese serio su una vicenda del genere – legata a un ex Presidente del Consiglio – non può far finta di nulla”, Matteo Renzi commenta così il servizio di Quarta Repubblica, nel quale è stato fatto sentire un audio inedito di un magistrato su una sentenza contro Berlusconi. “Non ho mai appoggiato i Governi Berlusconi e Berlusconi non ha mai votato la fiducia al Governo Renzi (a differenza di altri governi anche di centrosinistra): quindi, per me Berlusconi è un avversario politico. Ma, proprio per questo, è doveroso fare chiarezza su ciò che esce dagli audio di quella trasmissione e nessuno può permettersi il lusso di far finta di niente”, scrive ancora nell’e-news. 

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Da Forza Italia tanti gli interventi a sostegno dell’ex premier. Primo tra tutti Antonio Tajani. In una conferenza stampa convocata sul tema: “La democrazia nel nostro Paese è stata ferita: ora chiediamo l’istituzione di una Commissione d’inchiesta su quanto è accaduto a Berlusconi ma anche su tutto il cattivo funzionamento della giustizia penale, a partire da Togliatti quando inserì giudici che venivano dal Pci, prima che dallo Stato”. 

E ancora: “Siamo convinti che il Presidente della Repubblica seguirà con grande attenzione tutto ciò che accade e siamo sicuri che continuerà a dare indicazioni a favore di una giustizia giusta, e che in Italia non debba più accadere a nessuno ciò che è accaduto al cittadino Silvio Berlusconi”.

Interviene sulla questione anche Mariastella Gelmini: “Quello che è emerso in queste ore è raggelante non solo per noi, ma per ogni cittadino, dovrebbe esserlo anche per ogni leader politico, anche se vedo che c’è ancora tanto giustizialismo, ma anche per molti magistrati. Quella frangia di giudici che fanno politica fa un danno a tutta la magistratura”. Non solo: “Noi non abbiamo mai avuto dubbi sul fatto che quella sentenza fosse politica, ma ora abbiamo la conferma che è stato condannato un innocente. E’ stata danneggiata non solo Forza Italia ma tutta la democrazia. Stiamo già costruendo una proposta di commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia, non per una operazione nostalgia, ma per salvaguardare il futuro della democrazia. Anche per noi – conclude Gelmini – la verità è in marcia, come chi scrisse sull’affare Dreyfuss. Ora mi auguro che il giudizio popolare possa essere diverso, che la battaglia garantista possa essere la battaglia di tutti”.

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