Matteo Salvini (quello di ‘Prima gli italiani) esordisce il suo comizio a Piazza del Popolo facendo gli auguri agli Stati Uniti per il 4 luglio, tanto per fare ancora l’occhiolino a Donald Trump. E poi, tanto per completezza, ha detto che ‘All lives matter’.
Lo slogan, ‘Tutte le vite valgono’, è quello usato dai suprematisti bianchi che si oppongono a ‘Black Lives Matter’, le vite dei neri valgono, e che parte da un assunto sbagliato, ossia che lo slogan dei manifestanti antirazzisti sia razzista nei confronti dei bianchi. Ossia che ‘Le vite dei neri valgono’ voglia dire ‘solo le vite dei neri valgono’. Questo è un trucchetto della destra razzista per destrutturare la protesta e fingersi allo stesso tempo più umani e democratici dei loro oppositori.
Le vite dei bianchi, in nessuna parte del mondo e in nessun momento della storia, sono mai state in pericolo. Con questo ‘All Lives Matter’, Salvini ripete quanto ha già fatto con l’eterofobia di qualche giorno fa, ossia cerca di fare passare l’idea che a essere vittima di discriminiazioni siano le maggioranze bianche ed eterosessuali, ossia le più privilegiate in ogni parte del mondo.
Tra l’altro, se ‘tutte le vite valgono’, non si capisce perché sui decreti sicurezza, che sbattono in mezzo alla strada centinaia di persone, ci sia la firma di Salvini. Perché sia la Lega ad opporsi allo ius soli e alla legge contro l’omo-bi-transfobia. Perché sia la Lega ad avere reso più difficile l’aborto per le donne in Umbria. Per Salvini ‘tutte le vite valgono’, ma solo quelle dei bianchi, maschi ed eterosessuali. Il resto non conta.
Per Salvini 'All Lives Matter', tranne migranti, rom, detenuti...
Lo slogan, 'Tutte le vite valgono', è quello usato dai suprematisti bianchi che si oppongono a 'Black Lives Matter'. Vorrebbe far passare i bianchi come discriminati
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4 Luglio 2020 - 11.01
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