Ha vinto le elezioni ma non è più amato e sostenuto come prima: migliaia di manifestanti si sono riuniti a Gerusalemme sotto la residenza ufficiale del primo ministro Benyamin Netanyahu, chiedendo le sue dimissioni.
La protesta si è svolta dopo che ieri la polizia ha rimosso le tende di un sit in contro il premier, rimasto al potere malgrado sia sotto processo per corruzione.
I dimostranti, che erano muniti di torce e soffiavano dentro dei corni, hanno tentato di superare le barricate erette dalla polizia, si vede in un video diffuso dall’emittente Kan.
Nel resto del paese si sono svolte altre manifestazioni, dagli ultra ortodossi che protestavano contro il lockdown nei loro quartieri, agli scout arrabbiati per la riduzione dei fondi statali. A Tel Aviv è sceso in piazza il movimento per una giustizia sociale nato nove anni fa.
Oltre ai problemi giudiziari, Netanyahu è sempre più criticato per la sua gestione della pandemia del coronavirus, che nelle ultime ore ha raggiunto un numero record di 1681 nuovi contagi. Sabato sera migliaia di persone avevano manifestato a Tel Aviv per le conseguenze economiche della crisi.
– Des tensions éclatent devant la résidence de Benjamin #Netanyahu à #Jerusalem ou des milliers de personnes manifestent pour exiger sa démission après ses accusations de corruption. #Israel.
pic.twitter.com/neSSlyxeaS— Anonyme Citoyen (@AnonymeCitoyen) July 14, 2020
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