“Sono molto soddisfatto per il risultato, sì. Fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile. Lo Stato ha fatto lo Stato, ha lavorato per difendere l’interesse comune”, dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che in un’intervista al ‘Corriere della sera’ parla di Autostrade. Sul rapporto col premier dice che tra lui e Conte “c’è un rapporto di leale e trasparente collaborazione”, e rassicura sulla tenuta dell’esecutivo: “Escludo che un risultato soddisfacente possa essere motivo per far cadere il governo”.
Per Di Maio c’è ora un altro obiettivo da raggiungere. Si legge sul quotidiano di via Solferino:
Ora bisogna abbassare le tariffe autostradali, far scendere i pedaggi, migliorare il nostro sistema infrastrutturale. Non è che uno può dire “entra lo Stato” e poi è lo Stato ad applicare le medesime logiche di business di un privato, altrimenti diventa una presa in giro e gli italiani non sono stupidì. Su questo mi sento rassicurato dal fatto che in Cassa depositi e prestiti c’è un manager come Fabrizio Palermo che ha una grande visione industriale e non finanziaria. Quindi la prima cosa da fare ora è abbassare i pedaggi, permettere agli autotrasportatori per lavoro, ma anche a chi si muove per ragioni turistiche, di pagare meno e in modo proporzionale ai servizi che vengono offerti.