Le Sardine a Giani: "Ci faccia riscoprire cos'è la sinistra"
Top

Le Sardine a Giani: "Ci faccia riscoprire cos'è la sinistra"

L'appello di Mattia Santori a Eugenio Giani, candidato del centrosinistra in Toscana: "Il centrosinistra è chiamato a rappresentare un popolo che è già più avanti. E se non lo capisce, rischia"

Mattia Santori
Mattia Santori
Preroll

globalist Modifica articolo

18 Luglio 2020 - 11.01


ATF

Mattia Santori, leader della Sardine, in un’intervista a Repubblica si è rivolto al Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani, candidato del centrosinistra nella Regione: “Il nostro appello è a Eugenio Giani: facci riscoprire cos’è la sinistra, apri la coalizione con volti, idee e impegni. Il centrosinistra è chiamato a rappresentare un popolo che è già più avanti. E se non lo capisce, rischia. Ovunque e anche in Toscana”.
“Ci sono elementi di similitudine tra l’Emilia Romagna e la Toscana”, come il profilo delle candidature leghiste, osserva Santori: “Ceccardi è un profilo hardcore come lo era Borgonzoni, estremiste e populiste”. Non a caso le Sardine saranno a Cascina (Pisa), il comune di cui è stata sindaca Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra a presidente della Toscana, a settembre per una grande manifestazione regionale: “Andremo nella tana del leone, per raccontare dove tutto è cominciato e com’ è iniziata la carriera di Ceccardi, con gli sciacallaggi sui migranti. E lì chiameremo il popolo del centrosinistra”.
C’è però una cosa che in Toscana al Pd sta mancando, c’è una scossa che ancora non si è vista, ritiene il leader del movimento delle Sardine: “Qui non si vede quel che è stata Elly Schlein per Bonaccini in Emilia. Sono felice che sia stato coinvolto un profilo come quello di Iacopo Melio, benvenga, ma ce ne vorrebbero altre di figure simili e non pescate e messe lì. Il centrosinistra a gente come Melio deve dare le chiavi in mano”. 
Che campagna faranno le Sardine in Toscana? “Quel che vogliamo fare è dare l’occasione ai territori di raccontarsi dal basso, permettere a tutte le realtà sociali di poter emergere, senza propaganda ma con un significato – spiega Santori nell’intervista alla ‘Repubblica’ – Abbiamo scelto delle realtà che definiscono il nostro campo politico: migranti, braccianti, antifascismo, diritti Lgbt. Il nostro tour nazionale per le Regionali partirà da casa Matteotti e arriverà a casa Pertini. Saremo in Toscana il 27 luglio. A Grosseto sarà un’occasione per conoscersi. A Pisa la tappa avrà una valenza politica molto forte. Incontreremo le associazioni del Cas che accoglievano i migranti e parleremo di decreti sicurezza. Sarà il preludio di un grosso evento che abbiamo in programma a settembre a Cascina, casa Ceccardi. L’obiettivo è ricostruire la verità dei fatti, il percorso politico che ha portato Ceccardi dov’è. Tutti i passaggi hanno un significato: ha iniziato sciacallando sui migranti del Cas di Cascina che nulla avevano fatto. Lei strumentalizzava mentre ci sono organizzazioni che aiutano, questo andremo a dire in piazza”.
“Il bello dell’Emilia e della Toscana è che dimostrano, coi rispettivi modelli, che si può costruire un’economia mantenendo un’attenzione verso le disuguaglianze, la stessa che credo debba essere la guida nella crisi – spiega Santori – Ci sono molte cose che accomunano l’Emilia e la Toscana, a partire da una candidata leghista come Ceccardi, che spingerà i toscani a schierarsi. Le sue frasi sull’antifascismo ricordano Salvini, che messo alle strette sullo stesso tema svicolò”.
Ma le Sardine sosterranno Giani? “Siamo speranzosi. La campagna elettorale è uno dei momenti più belli di un territorio, si traccia una linea e si sogna, la gente si immagina un futuro – risponde Santori – Quello che chiediamo a Giani è darci una visione, farci capire, sognare, dirci che la Toscana sarà la regione leader sull’ecologia, che darà il nido gratis, la sanità per tutti, che agevolerà chi fa figli. Faccia riscoprire la sinistra con le idee, altrimenti la gente non sa più cos’è”.

Leggi anche:  Elly Schlein in Albania visita il centro di Gjader: "Buttati 800 milioni di euro per ostinazione ideologica"
Native

Articoli correlati