Da un’iniziale al rifiuto e poi la trattativa: il ddl Zan contro l’omofobia e la misoginia sta incontrando la resistenza di Forza Italia, vero ago della bilancia della legge. Inizialmente, in commissione Giustizia alla Camera, Fi si era astenuta, mostrando una disponbilità alla collaborazione non votando contro come il resto della destra.
Ma poi il primo blocco: Mara Carfagna propone un emendamento che blindi per sempre in questo paese la Gpa, la gestazione per altri – che peraltro è già illegale e di cui usufruiscono, in proporzione, molte più coppie eterosessuali – ‘in cambio’ dell’appoggio di Forza Italia. Italia Viva rimanda poi ad oggi la discussione.
E poi il cambio di direzione: Forza Italia, per voce della deputata Annagrazia Calabria, dichiara: “Il provvedimento sull’omofobia non ha nulla a che fare con i diritti delle persone: si tratta di un testo illiberale e ideologico che riguarda la materia penale. C’è il serio rischio che si sconfini nel reato di opinione, limitando la libertà di espressione in favore di una sorta di pensiero unico. L’applicazione delle norme proposte nasconde enormi rischi e insidie: dietro le pretese finalità educative c’è una chiara ideologia”.
Ma poi ancora un altro accordo, stavolta su un emendamento già ribattezzato ‘salva idee’: “Ai sensi della presente legge, sono consentite la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee e alla libertà delle scelte”.
Ddl omofobia, Forza Italia indecisa: un fronte è contrario ma c'è un accordo sul 'salva-idee'
Stamattina un rifiuto che capovolgenva la situazione, poi un accordo su un emendamento 'salva idee': "sono consentite la libera espressione di convincimenti od opinioni"
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23 Luglio 2020 - 14.26
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