Ministra Catalfo: "So che è da ribelli ma voglio il salario minimo"
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Ministra Catalfo: "So che è da ribelli ma voglio il salario minimo"

Lo ha detto la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo intervenendo nello spazio alle 'Olimpiadi delle Idee' sul blog delle Stelle di M5S.

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26 Luglio 2020 - 14.05


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“La mia idea ribelle del momento è il salario minimo, è necessario sia inserito nel nostro contesto perché non dobbiamo dimenticare che in Italia ci sono 5 milioni di lavoratori poveri, che hanno un contratto ma un salario al di sotto della soglia di povertà”. Lo ha detto la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo intervenendo nello spazio alle ‘Olimpiadi delle Idee’ sul blog delle Stelle di M5S.

“E’ necessario intervenire e per fortuna non siamo soli, – ha aggiunto Catalfo – anche in Europa si parla in questo momento di salario minimo, la Commissione Ue sta portando avanti questo tema, con il commissario Schmit che ho incontrato più volte. C’è un percorso che rafforza la nostra idea italiana per un salario che consenta alle persone di vivere una vita dignitosa, a tutela non solo dei lavoratori ma anche del’economia italiana perché se i lavoratori hanno un potere maggiore si incentivano i consumi. E’ un tema importante che non abbandonerò di certo” ha detto Catalfo.

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“E’ ipotizzabile il prolungamento del bonus per i lavoratori dello spettacolo”, ha sottolineato la ministra, che ha spiegato che nel prossimo decreto sullo scostamento da 25 miliardi di euro, “la metà verterà su norme che riguardano il lavoro e ci sarà particolare attenzione per i lavoratori dello spettacolo e per gli stagionali del turismo, che sono tra i settori più colpiti e che partiranno più in ritardo”.

“Mi sto accingendo a emanare il prossimo decreto con tutto il governo e anche se sarà pubblicato nella prima settimana di agosto la norma che sto studiando è fatta in modo che si possa presentare la domanda per la cig dal 15 di luglio”, ha detto ancora Catalfo, continuando: “Quindi, nel caso in cui le aziende avessero terminato l’utilizzo delle 18 settimane precedenti previste dal ‘Cura Italia’ e dal ‘dl Rilancio’, – ha aggiunto – avranno la possibilità di fare domanda per ulteriori 18 settimane con il prossimo decreto, in continuità dal 15 luglio”. Una norma pensata per alcuni settori soprattutto come “il turismo che nelle prime settimane di luglio hanno terminato le ore di cassa” ha precisato.

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