Gasparri, sparata agostana: "Il popolo della Tunisia si sta trasferendo in massa a Lampedusa"
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Gasparri, sparata agostana: "Il popolo della Tunisia si sta trasferendo in massa a Lampedusa"

L'ex missino di Forza Italia cerca di inserirsi nella contesa Salvini-Meloni su chi la spara più grossa contro i migranti e rilancia perfino il blocco navale

Maurizio Gasparri
Maurizio Gasparri
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16 Agosto 2020 - 16.01


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Sta cercando di inserirsi nella coppia xenofoba Salvini-Meloni per dare – da ex missino dalle simpatie fasciste – il contributo ‘liberal’ di Forza Italia alle ossessioni dell’estrema destra sovranista tanto da appropriarsi del tema del blocco navale.
“In anticipo sulla visita del nostro governo a Tunisi, prevista per domani, il popolo della Tunisia ha deciso di trasferirsi in massa a Lampedusa. Questo sta avvenendo. Ed è la conseguenza dei decreti-sanatoria del governo Pd-grillini che hanno incoraggiato i clandestini e i trafficanti di persone. E conseguenza dell’annuncio di smantellamento delle poche e blande misure dei decreti sicurezza che verranno sostituite da norme pro-immigrati e pro-clandestini”.
Parole agostane del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
“Questo governo -aggiunge- è un pericolo per l’Italia. Tra i clandestini ci sono persone che portano il virus proveniente dalla Cina nel nostro Paese. Pertanto illegalità per l’arrivo di clandestini, attentato alla salute per quelli che arrivano positivi e poi scappano dai centri di raccolta. Di fronte a tutto questo i pubblici ministeri Orano e Albamonte avrebbero deciso, secondo quanto ci ha detto Conte, di non dar seguito alle denunce nei confronti del Primo ministro. Sto facendo delle verifiche per capire se è competenza di questi pubblici ministeri prendere le decisioni che Conte ha annunciato e per quali ragioni abbiano agito”.
“La verità è che da Conte ad Orano, l’Italia sta vivendo un momento drammatico. Bisogna cacciare il governo, cambiare la magistratura, espellere dall’Italia tutti i clandestini -conclude Gasparri- e fare un blocco navale per impedire lo sbarco continuo sulle nostre coste”.

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