Nel presentare il vademecum per l’avvio dell’anno scolastico 2020/21, il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, ha sottolineato che “i dirigenti chiedono risorse adeguate per organizzare al meglio il rientro a scuola in sicurezza. Servono locali, banchi monoposto e un ampliamento dell’organico”. “Abbiamo chiesto al governo di rivedere la responsabilità penale imputabile ai dirigenti scolastici”, ha aggiunto.
Il Covid-19 è equiparato a un incidente sul lavoro. Se il dirigente scolastico “attua il protocollo sanitario allora non gli si deve imputare nulla”, ha evidenziato il numero uno dell’Anp. “Non parliamo di scudo penale, perché quello fa riferimento a soggetti che hanno commesso reati, e i presidi non sono delinquenti o malfattori”.
Se ci sarà un caso positivo all’interno di una scuola, ha proseguito Giannelli, “bisognerà valutare la chiusura dell’istituto solo di concerto con l’autorità sanitaria, cioè la Asl, e dopo avere valutato le circostanze. Non ci possono essere regole generali né ci si può affidare esclusivamente a
parametri numerici”.
Un’altra misura prevista dalle linee guida dei presidi è quella di predisporre un locale interno ad ogni istituto scolastico per l’accoglienza degli eventuali casi sintomatici di coronavirus o sospetti.
“Non si devono vanificare gli enormi sforzi profusi dai presidi, dai loro collaboratori, dal ministero e dagli enti locali. E non è possibile che i dirigenti vengano a conoscenza del calendario di consegna dei banchi all`ultimo momento: l’organizzazione richiede tempo”, ha sottolineato Giannelli.
Il presidente dell’Associazione nazionale presidi ha poi affermato che “è impensabile che la mascherina sia l’unica arma di difesa dal contagio, perché sappiamo benissimo quanto sia faticoso, per gli alunni e per il personale, indossarla per ore”.
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