“Il sindaco di Lampedusa e il presidente della Regione Sicilia sono stati convocati dal premier Giuseppe Conte a Roma mercoledì. A dirlo è il sindaco dell’isola Totò Martello, al termine dell’incontro con alcuni imprenditori, commercianti locali e cittadini, sullo sciopero generale minacciato ieri dal primo cittadino. “Lo sciopero è stato rinviato – ha aggiunto – in attesa delle risposte che arriveranno la Roma”. Martello ha proseguito: “Ci sono alcune cose che deve fare la Regione Sicilia nei confronti del popolo di Lampedusa e altre che devono essere fatte da Roma. Appena ci saranno i provvedimenti fatti, Conte verrà anche a Lampedusa. Che il governo ci convochi, vista l’emergenza che c’è a Lampedusa, è un fatto concreto”.
Su la Stampa oggi aveva attaccato l’esecutivo, paventando uno sciopero che non ci sarà per il momento.
“Il Governo ci ha lasciati soli, a noi e al ministro dell’Interno”, attacca Totò Martello in un’intervista a La Stampa.
“Se il Governo non è capace di fare rispettare gli accordi con la Tunisia, vado io a Tunisi a discuterne e ci vado con la mia barca”. “Se c’è un accordo con la Tunisia va fatto valere. Quando si è mai detto che un governo non affronta l’emergenza? Ci vuole il ministro degli Esteri, deve intervenire il Presidente del Consiglio. Il ministro Lamorgese sta facendo tutto quello che è in suo potere ma il Governi non pare sostenerla”.
Poi annuncia di aver chiesto un incontro al presidente della Tunisia, Saied,“per chiedergli l’applicazione degli accordi con l’Italia”.
“In questi due mesi abbiamo superato i numeri del 2011 quando c’era al governo Berlusconi e al Viminale c’era Maroni. Anche allora dicevano che non c’era emergenza, lasciando migliaia di migranti sul molo per giorni”. “L’isola scese in piazza e li mandò via, possiamo far lo stesso ora”, dice.
Della ministra Luciana Lamorgese Martello dice ancora: “Se non la vogliono più – aggiunge – lo dicano, si prendano le loro responsabilità”.
Dal canto suo, la titolare del Viminale incalza il premier sulla revisione dei decreti sicurezza ma, secondo quanto scrive Repubblica, Giuseppe Conte prende tempo. I provvedimenti che dovrebbero sostituire quelli voluti da Salvini potrebbero essere rinviati a ottobre.
Iniziano, intanto, i trasferimenti dei migranti da Lampedusa. Con l’ultimo sbarco di sabato erano in tutto 1560 le persone arrivate dal mare sull’isola. Entro oggi dovranno lasciare il primo luogo di approdo oltre trecento persone.
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