Davanti palazzo Chigi quattro gatti per una sceneggiata leghista in salsa xenofoba
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Davanti palazzo Chigi quattro gatti per una sceneggiata leghista in salsa xenofoba

È cominciata la pantomima che vuole trasformare il processo di sequestro di persona di Salvini in uno show di vittimismo e in una campagna di odio contro gli stranieri

Leghisti davanti a palazzo Chigi
Leghisti davanti a palazzo Chigi
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2 Settembre 2020 - 14.31


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Da qui alle regionali e al processo Open Arms assisteremo ad ogni tipo di pagliacciata.

Perché, complice una maggioranza litigiosa e un Pd senza piglio la Lega cercherà ancora di cavalcare l’onda delle fake news e del razzismo.

I parlamentari della Lega, guidati dal capogruppo al Senato Massimiliano Romeo, si sono radunati davanti a Palazzo Chigi per chiedere un incontro a Giuseppe Conte a poche ore dall’incontro del premier con il governatore della Sicilia Nello Musumeci sul tema dei migranti.

Al grido di “dimissioni, dimissioni”, alzando cartelli con la scritta “Stop invasione”, “Io sto con Salvini” e indossando magliette con lo slogan “Processate anche me”, gli esponenti del Carroccio si sono spinti fino all’ingresso della sede del governo e attendono una riscontro alla richiesta di un colloquio con il Presidente del Consiglio.

“Vogliamo vedere Conte”, ha detto Romeo.
Inutile dire che non c’è alcuna invasione. Ma parlare di fatti reali quando c’è di mezzo la destra è perdita di tempo.

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