Salvini contestato a Torre del Greco: fischi e lancio di pomodori
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Salvini contestato a Torre del Greco: fischi e lancio di pomodori

Fischi, slogan, contestazioni e perfino lancio di pomodori hanno accolto le sue parole sul palco allestito nella zona tra via Roma e corso Vittorio Emanuele chiusa al traffico.

Contestazione a Torre del Greco
Contestazione a Torre del Greco
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11 Settembre 2020 - 16.18


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È durato circa 5 minuti e mezzo l’intervento di Matteo Salvini a Torre del Greco nell’ambito del suo tour elettorale in vista delle Regionali del 20 e 21 settembre. Fischi, slogan, contestazioni e perfino lancio di pomodori hanno accolto le sue parole sul palco allestito nella zona tra via Roma e corso Vittorio Emanuele chiusa al traffico.

Del resto il leader della Lega, dopo essere stato a Pompei, doveva anche visitare le aree mercatali di largo Santissimo e passeggiare in via Salvator Noto, ma le condizioni ambientali – è stato organizzato anche un corteo composto da almeno un centinaio di manifestanti partito da piazza Santa Croce – hanno consigliato ai responsabili del servizio d’ordine di puntare direttamente al gazebo dove erano presenti già gli attivisti locali.

”Signora, volete sapere perché abbiamo già vinto?”. Salvini dedica una parte del suo breve e contestato intervento politico a Torre del Greco (Napoli) ad una donna che continua a urlare in un’area posta a ridosso di una fontana pubblica. ”Lo sa perché – chiede ancora alla signora – se ci fossero qui Renzi, De Luca e De Magistris, non stareste ad urlare e a fare casino. Sareste a casa, sareste al negozio, sareste a studiare, sempre che la Azzolina permetta la riapertura delle scuole. Noi faremo di tutto per mandare a casa la Azzolina. E se ci date una mano mandiamo a casa anche quel chiacchierone di De Luca” ha proseguito Salvini mentre la piazza continuava a fischiare e ad urlare all’indirizzo del leader leghista: ”Eccoli gli amichetti di De Luca – ha indicato dal palco un gruppo di giovani manifestanti – non hanno una mazza da fare dalla mattina alla sera: reddito di cittadinanza e nulla più. Eccoli lì. Noi preferiamo la Campania del lavoro, del mare, dell’artigianato, del corallo, della bellezza e della tradizione. Questo coro – mentre si levava una nuova contestazione – dedicatelo a De Luca che vi ha rubato il voto per 50 anni”.

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