Salvini viola subito il silenzio elettorale e continua a fare propaganda sui social
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Salvini viola subito il silenzio elettorale e continua a fare propaganda sui social

Il capo della Lega sfrutta il buco normativo di una legge fatta prima dell'era social che non vieta espressaemnte il web. Ma è evidente che si tratti di scorrettezza.

La propaganda di Salvini alla vigilia del voto
La propaganda di Salvini alla vigilia del voto
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globalist Modifica articolo

19 Settembre 2020 - 13.18


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La storia è nota: la legge che regola il silenzio elettorale è stata fatta prima della ‘esplosioni’ di internet e dei social media.
Così esiste un buco normativo che di fatto ‘libera’ il web da questo tipo di limitazioni.
Una nuova legge non è stata fatta né sono state approvate norme che rendano la legge attuale valida anche per il web.
Alla vigilia delle precedenti elezioni l’Agcom aveva ricordato: “Nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni è fatto divieto anche alle emittenti radiotelevisive private di diffondere propaganda elettorale”.

La normativa vigente vieta di fatto ogni forma di propaganda elettorale (in tv e attraverso comizi pubblici) nel giorno del voto e in quello precedente. Sebbene l’Autorità non sia competente a conoscere delle fattispecie di violazione del cd. Silenzio elettorale, ritiene particolarmente importante richiamare l’attenzione su queste disposizioni che si fondano su principi strumentali a garantire una effettiva tutela dell’elettore e, come tali, validi per ogni mezzo di diffusione. 


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“Ogni mezzo di diffusione” voleva dire anche il web.
Ma i soliti noti se ne erano fregati.


E oggi ancora è accaduto:

“Stanchino ma felice! Sempre col sorriso, nonostante tutto e tutti, nonostante odio, bugie, attacchi e perfino aggressioni fisiche.
Alla fine vincono la forza delle idee e la democrica, libera volontà popolare.
Domenica e lunedì tocca a voi, siete pronti? INSIEME si può”
.

Il campione internazionale di vittimismo ha detto una serie di stupidaggini (l’aggressione fisica fa ridere rispetto ai pestaggi che fanno e hanno fatto i suoi camerati di CasaPound o quelli di Forza Nuova) e in quanto a odio sparso basterebbe seguire le imprese della Bestia.
Ma intanto il silenzio elettorale è stato violato. A norma di legge. Ma nella sostanza l’estremista di destra amico dei fascisti se ne frega.




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