“Se nelle prossime ore il numero dei contagi aumenterà ancora e quello dei ricoveri continuerà a salire con il trend attuale, saremo pronti a intervenire in maniera radicale per invertire questa tendenza e tutelare al meglio la salute di tutti i sardi”. Lo dichiara il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas dopo l’ultimo bollettino diramato dall’unità di crisi regionale. “Ciò significa – spiega – d’intesa con il ministro della Salute e con l’ausilio del comitato scientifico regionale, applicare in Sardegna uno ‘Stop&Go’ di 15 giorni per le principali attività, con contestuale chiusura di porti e aeroporti per limitare in modo rapido ed incisivo la circolazione delle persone e, con esse, del virus”. Naturalmente, annuncia poi Solinas, “appronteremo di pari passo una serie di misure economiche di supporto per sostenere le perdite derivanti dalla sospensione temporanea delle attività”.
“La progressione della curva dei contagi – sottolinea Solinas – sta registrando una accelerazione che impone ulteriori e tempestive azioni per evitare di compromettere la tenuta del sistema sanitario e la regolare erogazione delle cure”. Fino ad ora, aggiunge, “grazie all’impegno straordinario del personale ospedaliero, territoriale e amministrativo, l’emergenza è stata governata in modo ordinato ed efficace”. Ma oggi, chiarisce, “siamo dinanzi ad un fatto nuovo: le catene di contagio si moltiplicano esponenzialmente perché troppi hanno abbassato la guardia e stanno sottovalutando la portata del fenomeno, tanto che il semplice appello al buon senso e alla responsabilità nell’osservanza delle buone pratiche (distanziamento personale, divieto di assembramento, igiene delle mani e obbligo di mascherina) sembrano non essere sufficienti”.
“Chiunque decida di chiudere qualcosa deve chiarire come intende ristorare e in quanti giorni – ad horas, diremmo – le attività che subirebbero danni economici. Se non lo si fa con provvedimenti assunti preliminarmente non ci sarà nessuna credibilità di chiedere sacrifici alla gente”. Lo scrive su Facebook il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, in merito al paventato lockdown di 15 giorni ipotizzato dal governatore Christian Solinas in caso di aumento dei contagi e dei ricoveri ospedalieri.
Il presidente dei sindaci sardi va anche all’attacco dell’assessore regionale della Sanità, che aveva accusato i primi cittadini di fare allarmismo. “Anche il presidente della Regione fa allarmismo? – chiede – I sindaci è da quasi un mese che hanno lanciato l’allerta sull’aumento dei contagi e sulla estrema fragilità del sistema sanitario. Siamo strati trattati, anche in un dibattito in consiglio regionale, da irresponsabili catastrofisti che fanno allarmismo e terrorismo. E ora come la mettiamo? La situazione sta andando fuori controllo? Sarebbe utile che, finalmente, la si finisse con le chiacchiere, con la testa perennemente rivolta al passato e si decida di affrontare la situazione per quella che è: vedere i dati, darsi degli obiettivi, valutare scenari”, chiarisce Deiana.