Marcucci: "Conte valuti se i singoli ministri sono adeguati". Ma il Pd frena
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Marcucci: "Conte valuti se i singoli ministri sono adeguati". Ma il Pd frena

Il capogruppo Pd al Senato: "Si crei un tavolo con le opposizioni, un coinvolgimento informativo sui processi e i percorsi che la maggioranza sta portando avanti"

Andrea Marcucci
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29 Ottobre 2020 - 15.25


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Per il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci, intervistato a ‘Un Giorno da Pecora’ su Rai Radio1, in un momento di emergenza come questo c’è la necessità che il Governo “si faccia carico di mettere su un tavolo con le opposizioni, poi se loro non sono disponibili a farlo, e io temo che Meloni e Salvini non lo siano, poi saranno affari loro, si assumeranno la responsabilità di non esserci. Io credo che l’atteggiamento di Fi sia più sensato e responsabile. Tra le opposizioni è più responsabile Fi, tra la maggioranza il Pd. Se Fi finalmente capirà che fare scelte diverse sia per il bene del paese lo vedremo nelle aule parlamentari. Io credo che si possa aprire un dialogo ma l’ingresso in maggioranza mi sembra di poterlo escludere, magari uno avvia un percorso”. 
“Io voglio” ha continuato Marcucci, “che in questo tavolo ci siano tutte le forze politiche rappresentate in parlamento, poi chi dovesse partecipare fisicamente lo vedremo. Però la mia è un’idea per dare il senso della drammaticità della situazione attuale. Un coinvolgimento se non altro informativo sui processi e i percorsi che le forze di maggioranza stanno portando avanti credo sarebbe utile in una situazione così grave. Diciamo che non darei per scontato il fatto di essere ascoltato in questa richiesta, aggiunge”.
“Il presidente Conte” ha concluso poi il capogruppo, lanciando una possibilità imprevista, “valuti se i singoli ministri sono adeguati all’emergenza, apra la verifica, abbiamo bisogno di una maggioranza coesa”.
Ma suq uest’ultimo punto è stato costretto a intervenire il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che ha ‘richiamato’ all’ordine: “l sostegno del Partito Democratico a questo Governo e ai suoi ministri è pieno e totale. Non in discussione. Posizione ribadita, tra l’altro, all’unanimità alcune ore fa dalla direzione nazionale sul voto della mia relazione”. 

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