Giorgia Meloni nega l'evidenza: "Nessuno soffia sul fuoco delle proteste"
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Giorgia Meloni nega l'evidenza: "Nessuno soffia sul fuoco delle proteste"

Addirittura la leader di Fratelli d'Italia sostiene che le 'frange violente' delle manifestazioni farebbero gli interessi del Governo. Peccato che siano estremisti di Forza Nuova

Giorgia Meloni
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31 Ottobre 2020 - 10.20


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Sono giorni che la destra sta cavalcando la protesta contro il nuovo Dpcm, criticando da una parte il Governo di non aver fatto nulla per evitare la seconda ondata – detto da chi nel corso dell’estate non ha fatto altro che sminuire il virus – e dall’altra strizzando l’occhio alle contestazioni in cui si sono verificati anche episodi di violenza, genericamente condannati ma senza mai fare il nome di Forza Nuova, direttamente responsabile dei disordini.
Ma nonostante tutto, Giorga Meloni ha la faccia tosta di negare l’evidenza: “Qui la disperazione si tocca con mano. E la protesta pacifica è la risposta migliore alle frange violente che fanno solo gli interessi del governo: c’è un’Italia per bene che vuole dire la sua e denunciare di essere stata abbandonata da Conte e dai suoi ministri. Vergognoso che il premier definisca sacrificabili certe categorie: sacrificabili lo saranno per lui”. 
Le ‘frange violente’ sarebbero gli estremisti di Forza Nuova. Difficile pensare che stiano facendo ‘gli interessi del Governo’.
“Nessuno soffia sul fuoco o vuole speculare – sottolinea la leader di Giorgia Meloni – . Guardi questa gente: è la dimostrazione che è possibile ascoltare il dissenso di lavoratori ed esercenti che rappresentano milioni di persone colpite dal decreto e di farlo rispettando le norme anticovid” ha continuato Meloni. 
“Io spero che non ci si arrivi. E abbiamo fatto decine di proposte per evitarlo. Perché si muore di tante cose. Di virus, certo, ma anche di povertà. L’epidemia va fermata assolutamente ma tutto quel che si può fare prima del lockdown lo si deve tentare”, dice parlando delle ipotesi di misure più stringenti, come appunto il lockdown.
“Al governo chiediamo più serietà e meno propaganda. La soluzione non può essere chiudere i ristoranti alle 18 per decongestionare i mezzi pubblici. Ma è alle otto del mattino che devi evitare gli assembramenti, non alle 22”, conclude la presidente di Fratelli d’Italia.

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