Christian Solinas introduce la conferenza stampa in corso in modalità on line senza soffermarsi sulle polemiche legate all’apertura delle discoteche di agosto.
Parla della situazione attuale sul fronte della lotta al virus. Giulio Zasso sull’Unione Sarda riporta le dichiarazioni del governatore: “La Sardegna è in una fascia di criticità moderata, migliore della media generale del Paese. La Giunta regionale ha elaborato un piano per affrontare l’emergenza nei prossimi 40 giorni: andranno a crescere i posti letto giorno per giorno in tutta l’Isola”.
Per il governatore è in atto “un’analisi attenta sul tracciamento dei contagi, sui tamponi, sulle reti territoriali. Vogliamo ridurre i ricoveri ospedalieri con interventi precisi”.
Poi la frecciata sulle polemiche: “La situazione è pienamente sotto controllo, a dispetto di chi si affanna a lanciare allarmi che non rispecchiano la situazione reale. Nessun sistema sanitario al mondo era preparato ad affrontare questa grave emergenza pandemica, come dimostrano gli scenari in Paesi come Francia, Germania o Regno Unito”. Basta guardare i numeri, sottolinea Solinas: “La Sardegna ha una situazione di emergenza che però resta sotto controllo”.
“Tutte le strutture e le aziende sanitarie regionali stanno facendo uno sforzo straordinario, e c’è un maggiore coordinamento che sicuramente darà i suoi frutti. Nella prima fase dell’epidemia la situazione era più semplice, oggi abbiamo dieci volte il numero dei contagi di marzo/aprile, quindi è ovviamente diverso anche l’impatto sugli ospedali”, dice l’assessore alla Sanità Mario Nieddu. “Continuiamo comunque a garantire le cure anche a tutti i pazienti con patologie non Covid. Certo è che oggi non è più possibile separare nettamente strutture Covid da strutture non Covid.
Tra le altre cose, come emerge da una slide mandata durante la conferenza stampa, “nelle more della realizzazione di posti letto dell’ospedale Binaghi, si considera l’opportunità di conversione temporanea dell’ospedale Marino in Covid hospital”.
Il commissario straordinario dell’Ats, Massimo Temussi, spiega che “stiamo ragionando sui problemi reali e cercando soluzioni. Quello più grande è sicuramente la mancanza di personale”.
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