Oggi è la giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e anche Giorgia Meloni ha voluto mandare un messaggio: “L’emergenza Covid sta avendo un impatto allarmante sul nostro tessuto sociale: tante famiglie stanno scivolando sotto la soglia della povertà, il diritto all’istruzione e all’inclusione è sempre più compromesso, le diseguaglianze si fanno ogni giorno più profonde e purtroppo crescono anche le violenze sui minori”.
E fin qui, nulla da eccepire. Poi: “Fratelli d’Italia ribadisce l’urgenza di una rivoluzione culturale e legislativa che metta la difesa della famiglia, il sostegno alla natalità, la valorizzazione della scuola e la centralità dell’educazione in testa alle priorità dello Stato e della politica. Basta con gli spot e gli annunci: servono risposte concrete e misure strutturali. Perché prendersi cura dell’infanzia e dell’adolescenza significa occuparsi del futuro della nostra Nazione”.
Insomma, tra tutte le sacrosante battaglie, Meloni inserisce anche quella della difesa della famiglia. Come se la famiglia tradizionale fosse garanzia di un’infanzia serena. Ignorando quindi i dati che dicono che le violenze sui minori avvengono in maggioranza proprio tra le mura domestiche.
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