E’ scontro sulle piste da sci: dopo le parole di Conte che vieta in pratica di passare le vacanze natalizie in montagna, il governatore del Veneto Zaia propone una soluzione alternativa: “I nostri tecnici hanno stilato un documento con le prescrizioni che se adottate e seguite con scrupolo possono consentire l’avvio regolare della stagione sciistica. Adesso sottoporremo le nostre linee guida al Cts”. In un’intervista al Corriere, Luca Zaia detta le sue condizioni.
Se il governo optasse per lo stop allo sci, Zaia risponde che si adatterà alla decisione, ma a tre condizioni: “Una comunicazione chiara, seria, non catastrofista. Non poter sciare a Cortina, per esempio, non vuol dire non poter visitare Venezia”. Seconda condizione, “ciò valga per tutta l’Europa. Non si può vietare lo sci in Alto Adige e consentirlo in Carinzia”. Infine i ristori: “Al momento sono previsti solo per chi opera nelle zone rosse”, ma le restrizioni colpirebbero anche le zone gialle come il Veneto: ”È come se ci si dovesse per forza ammalare per poter avere le cure”, sottolinea il governatore leghista.
Il Natale comunque sarà domestico, dice Zaia: “chi pensa di rivedere film degli anni Ottanta e Novanta si sbaglia di grosso”. Piuttosto “cerchiamo di sostenere produttori, ristoratori, commercianti comprando prodotti tipici, sfruttando l’asporto e il delivery”. Rispetto al confronto tra le Regioni e il governo sul prossimo dpcm, Zaia spiega che i governatori hanno chiesto di ridurre i parametri da 21 a 5: “Attendiamo una risposta”
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