Oltre 700 morti, la mortalità nel Nord Italia aumentata del 75%, eppure per Fratelli d’Italia la priorità rimangono le piste da sci. Ci dovrebbe essere un limite, persino nell’irresponsabilità, tra opposizione e sciacallaggio, ma a quanto pare per FdI non è chiaro dove sia. Specialmente per il senatore Francesco Zaffini, che dichiara: “Con il Dpcm che entrerà in vigore il 4 dicembre avremo l’ennesimo provvedimento insufficiente e sbagliato. Domani il ministro Speranza verrà in aula a recitarci la sua omelia”, ma sugli impianti di risalita “le Regioni hanno ragione da vendere e l’Italia non è riuscita a portare avanti a livello comunitario una trattativa che ci garantisse pari trattamento”.
“Se l’Europa consente ad Austria e Francia di tenere gli impianti aperti e noi li chiudiamo – spiega – i nostri operatori subiranno una grave concorrenza sleale. Le regioni del nord hanno proposto l’apertura degli impianti almeno ai clienti degli alberghi e dei campeggi, io credo che questa sia una giusta via di mezzo, una misura veramente condivisibile. Dire no a questo compromesso che almeno salva la possibilità di tenere aperti gli alberghi è l’ennesimo provvedimento senza capo né coda”.
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