Da Grillo il no al Mes: "Strumento inutile, meglio la patrimoniale e far pagare le tasse alla Chiesa"
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Da Grillo il no al Mes: "Strumento inutile, meglio la patrimoniale e far pagare le tasse alla Chiesa"

Dopo la lettera che una frangia dissidente di parlamentari ha inviato ai vertici sia del Movimento che delle Camere per dire no al Mes, anche dal fondatore arriva un rifiuto

Beppe Grillo
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4 Dicembre 2020 - 11.51


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Inutile illudersi: come è sempre stato, il ‘capo politico’ del M5s è solo un ruoto di facciata. Beppe Grillo continua a tenere le fila del Movimento, e a dettare la linea politica. E dopo la lettera che una frangia dissidente di parlamentari ha inviato ai vertici sia del Movimento che delle Camere per dire no al Mes, anche dal fondatore arriva un rifiuto: con un post sul blog dal titolo ‘La Mes è finita’, Grillo dice no al fondo salva-Stati, definendolo uno “strumento inadatto e inutile”. 
“Non starò qui ad elencare le mille ragioni che fanno del Mes uno strumento non solo inadatto ma anche del tutto inutile – scrive il fondatore del M5S – per far fronte alle esigenze del nostro Paese in un momento così delicato. A farlo, ogni qualvolta gli viene messo un microfono sotto al naso, ci ha già pensato il nostro Presidente del Consiglio Conte dicendo più e più volte che ‘disponiamo già di tantissime risorse (fondi strutturali, scostamenti di bilancio, Recovery Fund ecc..) e dobbiamo saperle spendere’. Dunque non è una questione di soldi, che sembrano esserci, ma come e dove usarli”.
Le alternative al Mes, sostiene Grillo, sono due: la prima è “imporre una patrimoniale ai supericchi”, la seconda è quella di far pagare l’Imu e l’Ici sui beni immobili alla Chiesa: “Da giorni ormai rimbalza sui social come sui giornali l’ombra nefasta dell’avvento di una patrimoniale sui beni mobili e immobili degli italiani. La proposta presentata da Leu e Pd, e subito bocciata dalla commissione Bilancio della Camera che l’ha definita ‘inammissibile’, prevedeva un’aliquota progressiva minima dello 0,2% sui patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500 mila euro e fino a 1 milione di euro, per arrivare al 2% oltre i 50 milioni di euro. Ma, fortunatamente, non è passata e quindi capitolo chiuso. E se per una volta, invece che sovraccaricare di tasse la classe media che sta lentamente scomparendo, si procedesse a tassare soltanto i patrimoni degli italiani più ricchi? Nel nostro Paese, secondo l’ultimo rapporto sulla ricchezza globale del Credit Suisse, ci sono 2.774 cittadini con un patrimonio personale superiore a 50 milioni di euro; se sommati, i loro patrimoni, ammonterebbero addirittura a circa 280 miliardi”.

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