Inutile illudersi: come è sempre stato, il ‘capo politico’ del M5s è solo un ruoto di facciata. Beppe Grillo continua a tenere le fila del Movimento, e a dettare la linea politica. E dopo la lettera che una frangia dissidente di parlamentari ha inviato ai vertici sia del Movimento che delle Camere per dire no al Mes, anche dal fondatore arriva un rifiuto: con un post sul blog dal titolo ‘La Mes è finita’, Grillo dice no al fondo salva-Stati, definendolo uno “strumento inadatto e inutile”.
“Non starò qui ad elencare le mille ragioni che fanno del Mes uno strumento non solo inadatto ma anche del tutto inutile – scrive il fondatore del M5S – per far fronte alle esigenze del nostro Paese in un momento così delicato. A farlo, ogni qualvolta gli viene messo un microfono sotto al naso, ci ha già pensato il nostro Presidente del Consiglio Conte dicendo più e più volte che ‘disponiamo già di tantissime risorse (fondi strutturali, scostamenti di bilancio, Recovery Fund ecc..) e dobbiamo saperle spendere’. Dunque non è una questione di soldi, che sembrano esserci, ma come e dove usarli”.
Le alternative al Mes, sostiene Grillo, sono due: la prima è “imporre una patrimoniale ai supericchi”, la seconda è quella di far pagare l’Imu e l’Ici sui beni immobili alla Chiesa: “Da giorni ormai rimbalza sui social come sui giornali l’ombra nefasta dell’avvento di una patrimoniale sui beni mobili e immobili degli italiani. La proposta presentata da Leu e Pd, e subito bocciata dalla commissione Bilancio della Camera che l’ha definita ‘inammissibile’, prevedeva un’aliquota progressiva minima dello 0,2% sui patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500 mila euro e fino a 1 milione di euro, per arrivare al 2% oltre i 50 milioni di euro. Ma, fortunatamente, non è passata e quindi capitolo chiuso. E se per una volta, invece che sovraccaricare di tasse la classe media che sta lentamente scomparendo, si procedesse a tassare soltanto i patrimoni degli italiani più ricchi? Nel nostro Paese, secondo l’ultimo rapporto sulla ricchezza globale del Credit Suisse, ci sono 2.774 cittadini con un patrimonio personale superiore a 50 milioni di euro; se sommati, i loro patrimoni, ammonterebbero addirittura a circa 280 miliardi”.
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