Salvini strumentalizza i pescatori sequestrati in Libia: "Il governo si occupa solo di clandestini..."
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Salvini strumentalizza i pescatori sequestrati in Libia: "Il governo si occupa solo di clandestini..."

Le indegne parole di un personaggio che da ministro ha fatto solo danni nei rapporti tra l'Italia e i paese del nord-Africa

Salvini in Libia
Salvini in Libia
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5 Dicembre 2020 - 10.24


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Lui ce lo ricordiamo quando da ministro dell’interno creò incidenti diplomatici con la Tunisia per compiacere i suoi fan sui social e fu protagonista di una delle missioni più inconcludenti della storia in Libia durante la quale, oltre a negare l’esistenza del lager, si mise a ipotizzare la costruzioni di hotspot sul territorio libico o, in subordine, ai suoi confini meridionali, come se potesse liberamente disporre delle nazioni altrui.
Ora cerca di strumentalizzare un dramma umano in maniera indegna: “Diciotto pescatori italiani e tunisini, senegalesi e indonesiani, sono da 96 giorni lontani da casa non per dei Dpcm di Conte ma perché sequestrati dalle cosiddette autorità libiche nel disinteresse del governo. Sono lontani dal loro lavoro, dal loro mare, dalla loro Sicilia e dalle loro famiglie. Conte, Di Maio, governo, sveglia”.
Così Matteo Salvini in una videodiretta su Facebook. “In tutte le marinerie d’Italia- sottolinea Salvini- oggi a mezzogiorno questi 18 pescatori saranno ricordati. In passato, non si sa se pagando o meno, abbiamo riportato a casa persone da luoghi pericolosi, non erano fuori per lavoro ma per altro. Qui invece abbiamo 18 umili pescatori trattenuti altrove nel disinteresse delle autorità. Nelle ore in cui la maggioranza di governo si occupa di cancellare i decreti sicurezza, di riaprire i porti italiani a scafisti, trafficanti e clandestini, non ci si può dimenticare dei nostri 18 pescatori”.

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