“Sul Mes ci sarà la maggioranza e del resto “sarebbe grave se non ci fosse perché il Presidente del Consiglio non può andare in Europa senza un mandato chiaro di una maggioranza parlamentare, quindi chi si assume questa responsabilità eventualmente ne trarrà le conseguenze”. E’ quanto ha affermato a ’24 Mattino’ su ‘Radio 24’ il ministro della coesione territoriale e del Sud Giuseppe Provenzano a proposito del voto che si terrà il 9 dicembre sulla relazione del Premier.
“Noi abbiamo detto con molta chiarezza che non si tratta dell’utilizzo del Mes, ma della sua riforma negoziata in Europa per cui vale anche un pezzo di credibilità del nostro Paese. – ha spiegato Provenzano -. Sull’utilizzo del Mes, deciderà il Parlamento, ma si discute sullo strumento non sul fine, che è potenziare il nostro sistema nazionale e per farlo si deve discutere di tutti gli strumenti senza bandiere ideologiche, come vedo che si continua a fare”.
“Questo rumore di fondo continuo, la ricerca di distinguo per ragioni di visibilità stanno dilapidando un patrimonio già fragile e la polemica sui cenoni, sulle aperture del 25 e del 26 per restringere e dare una risposta all’emergenza sanitaria, da parte di un pezzo della maggioranza penso sia francamente deprimente”, spiega ancora Provenzano. Anche sul tema del Recovery Fund Provenzano è tornato sulle frizioni all’interno della maggioranza. “Questo governo e la maggioranza parlamentare hanno un’occasione straordinaria con il Recovery Fund e, per esigenze di distinguo continuo e di visibilità, non può essere messa in discussione – ha detto -. Già abbiamo Orban che ci sta frenando nella grande opportunità di innescare una ripartenza dopo una crisi drammatica: su questo, dividerci per ragioni di visibilità sarebbe molto grave”.
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