Boschi: "Non abbiamo voluto dare i pieni poteri a Salvini, non intendiamo darli a Conte"
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Boschi: "Non abbiamo voluto dare i pieni poteri a Salvini, non intendiamo darli a Conte"

L’ex ministra non esclude una rottura, ma esclude che la responsabilità sia di Italia Viva

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8 Dicembre 2020 - 08.11


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In un’intervista al Corriere della Sera l’ex ministra non esclude una rottura, ma esclude che la responsabilità sia di Italia Viva: “Spero di no, ma temo di sì” replica in relazione alla possibilità di interruzione dell’esperienza del Conte Bis. “Non abbiamo voluto dare i pieni poteri a Salvini, non intendiamo darli a Conte”. Maria Elena Boschi oppone un no insindacabile alla governance studiata da Giuseppe Conte per gestire i soldi del Recovery Fund.

“Non stiamo alzando i toni, noi: siamo in presenza di un fatto gravissimo. Non è possibile che il premier sostituisca il Governo con una task force, i Servizi segreti con una fondazione, le sedute parlamentari con le dirette Facebook. Sono mesi che chiediamo una discussione parlamentare e scopriamo oggi un piano di cento pagine che commissaria i ministri con un emendamento in legge di Bilancio? Se il premier vuole rompere ci dispiace, ma faccia pure. Il richiamo alla responsabilità non può essere a senso unico”.

E ancora: “Noi non stiamo sfidando il premier, stiamo solo difendendo le istituzioni di questo Paese: non abbiamo voluto dare i pieni poteri a Salvini, non intendiamo darli a Conte”. Boschi contesta a Conte di essersi mosso senza trasparenza, con un “progetto scritto nottetempo, senza consultazione né dentro al governo, né in Parlamento, né nella società, né con le categorie”

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Italia Viva mette in secondo piano, ora, il tema del rimpasto, perché “avevamo suggerito a Conte un percorso per blindare la legislatura da qui al 2023, con una riorganizzazione e con il coinvolgimento dei migliori di tutti i partiti. La sua reazione è stata molto dura: Conte ritiene di avere i ministri migliori del mondo. Se è così non importa chiamare sei commissari per sostituirli e trecento consulenti, non trova? Quanto a noi, il rimpasto è un tema che non esiste più: se Conte pensa di avere i migliori del mondo, c’è da sperare che li faccia lavorare bene”.

Non va in secondo piano, invece, il ricorso al Mes sanitario. “Aspettiamo di capire che cosa dirà il premier – spiega Boschi – Se, come speriamo, riconfermerà una posizione europeista, noi saremo con lui. Non pensiamo che i parlamentari grillini facciano scherzi sulla riforma del Mes perché hanno troppa paura di andare a casa per mettersi contro, ma anche su questo ci aspettiamo parole di chiarezza. Il vero problema però è che il Governo continua a dire no ai 36 miliardi del Mes per la sanità che oggi, almeno in parte, avrebbero già potuto essere spesi”.

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