Lo scrive su Facebook la senatrice M5S Barbara Lezzi:“Ho trascorso due intere giornate insieme ad altri 60 parlamentari per mediare le posizioni, per trovare un punto di caduta. Grazie a questo lavoro è venuta fuori una risoluzione che non è quella ideale ma, almeno, rivendica il ruolo del Parlamento in sede di ratifica e avverte che non sarà disposto al voto finale se non ci sarà l’avanzamento significativo del resto del pacchetto di riforme (Edis prima di tutto)”. Aggiunge: “Tutto a posto? No. Il testo dovrà essere ulteriormente mediato con il resto delle forze di maggioranza”.
Ci siamo riuniti “superando sterili distinguo, posizioni tese solo a provocare o azioni esterne di chi esalta Conte in pubblico ma mira ad affossarlo, ringrazio tutti i colleghi per questo impegno sentito e aperto di questi due giorni.”, spiega la senatrice, tra gli esponenti M5S che, in una lettera a vertici, qualche giorno fa avevano avvertito che non avrebbero votato la riforma del Mes.
Nel post Lezzi attacca duramente Marco Travaglio per il suo editoriale “i nuovi Bertinotti”, oggi sul Fatto Quotidiano. “Il Parlamento ha due prerogative da esercitare in merito ai trattati intergovernativi. La prima è l’atto di indirizzo ovvero la risoluzione con la quale approva un impegno in cui traccia la linea che il Governo deve seguire nel negoziato. La seconda è il disegno di legge di ratifica che rende pienamente operativo il trattato intergovernativo. In questi due anni e mezzo, due diverse maggioranze hanno impegnato il governo a procedere nelle riforme richieste dall’Europa seguendo la c.d. logica di pacchetto. Questo significa che, a fronte della modifica del Mes, ci sarebbe dovuta essere anche l’introduzione di altri meccanismi come, ad esempio, l’Edis”, scrive Lezzi che attacca: “Cosa fa Gualtieri pochi giorni fa? In totale spregio del Parlamento approva in Europa la modifica del Mes pur senza avanzamenti dell’Edis. È stato naturale per il M5S insorgere di fronte al ministro”.
“Lei potrà darmi della Bertinotti, dell’utile idiota così come altri suoi colleghi potrà insultarmi e denigrarmi ma, dopo la fuga in avanti del Ministro Gualtieri, il Partito Democratico non potrà porre veti o distinguo. La mia linea rossa è questa e non posso cambiarla”, conclude Lezzi rivolgendosi a Travaglio-
Fico: “Per M5s un dovere sostenere Conte”. “Il presidente del Consiglio ha il pieno sostegno del Movimento 5 Stelle, questo non lo ha messo in discussione nessuno al nostro interno”. Parla il presidente della Camera Roberto Fico e in un’intervista al Corriere della Sera dichiara che “come tutti i periodi di transizione, si vive un momento complesso”, tuttavia nel Movimento “abbiamo ragionato e stiamo ragionando su punti essenziali per l’identità, l’organizzazione e il percorso di una forza politica che in poco tempo ha conosciuto varie fasi” tanto che con gli Stati generali “stiamo cercando di dare risposte a esigenze e problematiche che sono emerse nel tempo”. Passaggio che Fico reputa “fondamentale per affrontare al meglio i prossimi nodi e le prossime sfide”.
Brescia: “Il Governo non è a rischio”. “Il governo non è affatto a rischio. Domani”, giorno del voto sulla riforma del Mes, “sarà senza dubbio un giorno delicato. Sono certo che il M5S e la maggioranza troveranno la maturità necessaria a superare tutte le differenze e votare insieme un testo. Non ci possiamo permettere polemiche e divisioni in questa fase. Francamente è uno spettacolo surreale”. Sono le parole di Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, esponente del M5S vicino a Roberto Fico, dettate a ‘La Stampa’.
I timori sulla fronda? “In passato sono stato anch’io in dissenso, ma ho sempre rispettato le decisioni, provando nel mio piccolo a cambiarle. Non temo chi scappa dal trovare una soluzione condivisa, accecato dalle ideologie. Domani – aggiunge – voteremo una risoluzione per sostenere il presidente del Consiglio ai tavoli europei e non possiamo mancare all’appuntamento. Capisco i fari accesi della stampa, non la drammatizzazione interna. Comunque non penso che questa fronda sarà determinante”.
Tofalo: “Sì alla riforma del Mes, no all’utilizzo”. “La votazione sulla risoluzione per il Consiglio d’Europa, invita alla grande responsabilità istituzionale, in una fase delicata legata all’emergenza Covid. In queste ore stiamo leggendo tutto e il contrario di tutto sul Mes e sulla votazione che si terrà domani in Aula. D’altronde sappiamo che da sempre provano a dividerci. Nessuno dice però che in queste ore i gruppi parlamentari del M5S, di Camera e Senato, stanno lavorando senza sosta a in perfetta sinergia per arrivare alla migliore risoluzione sul tema e, soprattutto, per tener conto di ogni sensibilità interna. La fase conclusiva degli Stati Generali e una leadership ormai non più riconosciuta non devono infatti pesare su votazioni così importanti per il Paese. Il Movimento voterà compatto dando un forte mandato al Presidente del consiglio Giuseppe Conte per la trattazione sui tavoli europei”. Lo afferma il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo (M5s).
“Una cosa è certa, il Mes resta per noi – conclude – uno strumento inadeguato e ormai inutile per le esigenze dell’Italia, disponiamo infatti già di tantissime risorse come i fondi strutturali, gli scostamenti di bilancio, il Recovery Found e altri. La questione piuttosto è come e dove usare al meglio queste risorse”