Salvini batte in ritirata: "Governo di transizione volevo dire di centrodestra con..."
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Salvini batte in ritirata: "Governo di transizione volevo dire di centrodestra con..."

Dopo aver ricevuto no da tutte le parti il leader della Lega con la consueta disinvoltura si è rimangiato tutto

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12 Dicembre 2020 - 17.47


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All’indomani del gelo dell’alleata sovranista Giorgia Meloni, sull’ipotesi del governo di transizione “per portare il paese a elezioni”, Matteo Salvini rivede il tiro e prova a gettare acqua sul fuoco (del centrodestra) Sollecitato dai giornalisti dopo l’udienza di Catania sul caso Gregoretti che l’unico governo che può traghettare il paese al voto è “un governo di persone serie e competenti”, un esecutivo “di centrodestra”, dentro cui magari portare “chi nel Parlamento si è rotto le scatole dell’attuale compagine a guida Conte”. Avvertendo che anche per il dopo Mattarella, la Lega e il centrodestra saranno “determinanti”.

Parole che cambiano, di molto, il quadro, ribadendo la centralità del centrodestra (“che ha ritrovato dopo tempo unità e si è pure ingrandito” coinvolgendo i partitini), ma che anche allontanano qualsiasi ipotesi di accordo sottobanco con chi al governo – partiti e movimenti – c’è già adesso: “Nessun governone, governino e governetto con il Pd, con i 5Stelle e con Renzi” perché “non ho alcuna ambizione a governare con simili compagni di viaggio”.

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Incalzato sui tempi e sulla possibilità ‘reale’ di un governo simile, Salvini spiega che non si dovrà arrivare al voto del successore di Mattarella, tra un anno esatto con questo governo e questo parlamento: “Posso solo augurarmi da italiano e da leader dell’opposizione, e per questo lavorerò, che non si trascini un governo fermo e litigioso in un parlamento fermo e litigioso fino al febbraio 2022 per condizionare le elezioni del Presidente della Repubblica”.

Nel merito non esclude un Mattarella bis: “Io poi ho alcune idee in testa – rivela – è chiaro che il prossimo presidente della Repubblica, nuovo o vecchio che sia, dovrà essere il presidente di tutti. Quindi mi spiace che qualcuno in casa del Pd o in casa di Renzi parli del Quirinale come casa sua e affare di partito”. E alla domanda a cosa si riferisce quando parla di “alcune idee” ha spiegato: “Non ve lo dico e sicuramente la nomina del prossimo presidente avrà nel centrodestra e nella Lega un contributo fondamentale senza il quale non si va da nessuna parte”.

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Poi lascia aperto uno spiraglio per le politiche entro l’estate, che sembra poco più di una ipotesi da scuola: “A fine luglio inizia il semestre bianco, conto che da qui a luglio la situazione sanitaria sia più tranquilla e controllata di oggi e quindi mai dire mai. Non sto lavorando per dare spallate a nessuno ma per costruire e lo abbiamo dimostrato nelle ultime settimane”.

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