Siamo a dicembre 2020, dopo un anno in cui le fantasticherie sul virus creato appositamente sono state abbondantemente smentite e vengono ormai ripetute a pappagallo da qualche fulminato complottista da osteria. A quanto pare, Matteo Salvini rientra in questa categoria, dato che oggi, in Senato, ha ritirato fuori la storiella per cui ‘tutto è cominciato in un laboratorio cinese a causa delle multinazionali senza controllo’.
È sempre la stessa storia: a raccontare una bugia non ci vuole nulla, a smentirla ci vuole tanto lavoro. Perché parlare delle ‘multinazionali cattive’ e dei ‘laboratori segreti’ è esattamente il gioco sovranista di imbastire una teoria del complotto che identifichi sempre nello straniero il colpevole di tutti i mali.
E Salvini ha bisogno come non mai di nemici: oggi hanno anche liberato i pescatori mazaresi, quindi anche questa carta degli italiani rapiti sotot Natale gli si è bruciata ihn mano. Non ha presepi nelle scuole da difendere, e la storia dei migranti clandestini non attecchisce più come un tempo. Meglio riprendere la storia preferita di Donald Trump, quella del virus cinese, in attesa che venga fuori qualcosa di meglio su cui sciacallare.
Senato della Repubblica. Leader del primo partito italiano.#Salvini #Lega #Covid19 pic.twitter.com/t5gse4mw7Z
— nonleggerlo (@nonleggerlo) December 17, 2020
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