“Didattica in presenza nelle scuole secondarie superiori, in presenza, è il nostro obiettivo, anche se non al 100%”. Afferma con un certo ottimismo Conte. “La ripresa della scuola è stata una sfida che non abbiamo assolutamente trascurato”, aggiunge. “Io ho raccomandato perché ci sia un’apertura differenziata città per città”. “Dobbiamo ripristinare la didattica in presenza almeno al 50%”, spiega il premier.
“Se risalgono i contagi, a gennaio pronta la zona rossa”. Ospite di Porta a porta, il premier ha spiegato che con il rafforzamento della “cintura di protezione” anti-Covid “per il periodo natalizio” dovremmo “poter affrontare gennaio dosando cum grano salis le misure solo dove necessario tra zona gialla, arancione e rossa. Se dovesse arrivare un’impennata, una terza ondata o una variante che faccia sbalzare l’RT, allora ci troveremmo facilmente in zona rossa o con misure più restrittive. Ma in una situazione come quella attuale forse dovremmo affrontare gennaio-febbraio con una certa tranquillità”.
“Cresce la curva dei contagi in Veneto: capire come e perché” “Ora spunta una variante inglese che corre molto più veloce, di uno 0.70 in più, e spiegherebbe molte cose. Ma non voglio avanzare ipotesi. In Veneto stranamente i dati stanno crescendo, dobbiamo capire come e perché”.
Argomenti: covid-19 giuseppe conte