Fiducia a Conte, Renzi stizzito: "Dovevano asfaltarci, non hanno maggioranza"
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Fiducia a Conte, Renzi stizzito: "Dovevano asfaltarci, non hanno maggioranza"

L'attacco del leader di Italia Viva: "Lei signor presidente ha governato con Matteo Salvini e oggi è il punto di riferimento del progressismo! Lei ha firmato i decreti Salvini sull'immigrazione, poi è diventato europeista"

Matteo Renzi
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19 Gennaio 2021 - 17.24


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Ospite a Porta a Porta, Matteo Renzi commenta il risultato del voto al Senato con l’amaro in bocca di chi ha rischiato e ha perso, anche se di poco: “Oggi dovevano asfaltarci, non hanno maggioranza”. Il voto al Senato si è concluso con 156 sì e 140 no. 
Il discorso di Renzi
Alle battute finali della seduta fiume in senato per decidere se Giusepe Conte rimarrà premier d’Italia, Matteo Renzi ha ripreso la parola in un discorso ch scava un solco ancor più definitivo con il premier e che accusa Conte di non essere altro che un trasformista: “Giuseppe Conte ha cambiato la terza maggioranza in tre anni” ha detto Renzi, “ma non può cambiare le idee per mantenere la poltrona”. 
“Lei signor presidente ha governato con Matteo Salvini e oggi è il punto di riferimento del progressismo! Lei ha firmato i decreti Salvini sull’immigrazione, poi è diventato europeista – e ne sono felice, orgoglioso – adesso si accinge alla terza maggioranza diversa…”.
Ha continuato Renzi: “Però ci risparmi la frase ‘l’agenda Biden è la mia agenda’ dopo aver detto ‘l’agenda Trump è la mia agenda’. Signor presidente, rispetto agli Stati Uniti d’America lei rappresenta l’Italia. Non cerchi di avere un atteggiamento provinciale per il quale a seconda del capo lo accontenta dicendo che la nostra agenda è la loro agenda. Se lei va all’assemblea generale delle Nazioni unite e rivendica il suo sovranismo, poi non può venire a dire che vuol fare il leader anti-sovranista…”.
Insomma, ha concluso Renzi, “signor presidente lei non può cambiare le idee per mantenere la poltrona. Abbia la forza di fare una cosa diversa, lanci un messaggio profondo al paese, racconti che c’è uno spazio per tutti noi”.

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