Lonardo: "Meloni fa la santarellina, ma per restare ministra si accordò con Scilipoti e Razzi”
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Lonardo: "Meloni fa la santarellina, ma per restare ministra si accordò con Scilipoti e Razzi”

La senatrice ex Forza Italia passata al Misto che ha votato la fiducia al governo Conte: "La gente, la mia gente mi dice che bisogna andare avanti e cercare di governare"

Sandra Lonardo Mastella
Sandra Lonardo Mastella
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20 Gennaio 2021 - 16.32


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di Antonello Sette

 

Senatrice Lonardo, perché ha scelto di votare la fiducia al Governo Conte?

Questo è il momento della responsabilità e dei responsabili – dice la senatrice rispondendo all’Agenzia SprayNews -. Io credo che i politici devono essere attenti a quello che accade sul territorio e parlo, ovviamente, di quelli che sul territorio ci sono. Ci sono tanti politici, che non sanno neppure che cosa sia il rapporto con la gente. E la gente, la mia gente mi dice che bisogna andare avanti e cercare di governare, anche se certamente non è il Governo, che piace a tutti. Il momento, che stiamo vivendo, impone di non fermarsi, perché l’Italia ha fame. 

Il Governo si è salvato anche grazie anche al suo voto. Che cosa risponde a chi l’accusa di essersi comportata non come una responsabile, ma come una voltagabbana?

Guardi, lei sta parlando con una persona che ha speso dieci anni della sua vita nei tribunali per difendere la verità. Questa è la solita macchina del fango che parte, quando si vanno a toccare degli interessi, perché in tutte le cose ci sono degli interessi. I miei interessi sono sempre stati quelli di offrire un contributo alla mia gente e ho sempre fatto solo quello che la mia coscienza mi diceva di fare. Se noi andiamo alla ricerca della verità, non c’è nessuno che non possa definirsi un responsabile o un voltagabbana. Matteo Salvini, pur di costituire il primo Governo Conte, ha tradito il patto di solidarietà stretto con Fratelli d’Italia e Forza Italia, alleandosi con i Cinquestelle, dopo che si erano presi a male parole fino a cinque minuti prima. Che cosa era quella scelta, se non senso di responsabilità? Io la voglio chiamare così. Qualcun altro potrebbe dire che è stato solo un voltagabbana, nel senso che è andato oltre.

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Lei se l’è presa con Giorgia Meloni, che ha tirato in ballo la sua famiglia, insinuando “Voliamo in alto con la Mastella Airlines” …

La Meloni, che fa tanto la santarellina e la donna senza macchia, non si ricorda e non dice agli italiani che, per restare al Governo, quando era con Berlusconi, fece l’accordo con i voltagabbana, o i responsabili, Scilipoti, Razzi e quanti altri. Se vogliamo andare avanti e fare una ricerca, quanti ne possiamo trovare? Io credo che ogni politico cerchi a di dare il proprio contributo. Poi, se mi vogliono chiamare voltagabbana, mi chiamino pure voltagabbana. Peraltro, io non sono una voltagabbana. Io sono una che è stata cacciata, anche se non è stato proprio così, diciamo quasi cacciata, perché noi volevamo presentare una lista nella regione Campania, in accordo con Forza Italia e Matteo Salvini impose il suo veto. Ma di che cosa stiamo parlando? Noi dovevamo scomparire. Noi, che abbiamo un popolo che ci ama. Non era possibile. Tanto è vero che abbiamo stretto un accordo con il centrosinistra e con Vincenzo De Luca, raccogliendo, dopo solo un mese di campagna elettorale, centotremila preferenze. Io direi a questi signori di pensare alla politica, più che a queste cose. 

Matteo Renzi l’ha poco elegantemente definita “lady Mastella”. Vi siete chiariti?

Noi donne, io lo dico sempre, siamo diverse.  Abbiamo un diverso approccio alle cose. Non dimentichiamo che noi siamo mamme, siamo mogli, siamo quelle che generano la vita. Siamo più accomodanti, cerchiamo di mettere insieme, di includere e non di escludere. Gli uomini, a volte, soffrono per come siamo fatte. Con Matteo Renzi non credo che mi debba chiarire. Lui mi voleva sfrugugliare e io gli ho risposto sfrugugliandolo, a mia volta. Gli ho detto che, per come si stava comportando, non era né un gentleman né un sir. Anche se io mi sento una persona molto educata e non vado certo a sfrugugliare la gente per partito preso. 

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Che cosa risponde a chi dice che in politica non si fa nulla per niente?

Rispondo che sto facendo tutto questo solo per il bene della mia Italia e della mia terra. Non ho chiesto niente e non voglio niente. Le sembrerà strano, ma non ho neppure ricevuto una telefonata dal Presidente Conte per dirmi grazie, dopo l’intervento in aula. Quindi, anche qui, di che cosa stiamo parlando? Noi ci abbiamo messo sempre la faccia e, come dire, altre cose, che ci hanno portato dolore, ma non abbiamo mai chiesto nulla. In questo caso, meno che mai. 

Mi ha detto di aver votato la fiducia, solo per senso di responsabilità, ma, a questo punto, ha in mente un nuovo spazio, dove proseguire il suo percorso personale e politico?

Il mio sogno, ma non credo sia un sogno solo mio, è un’area moderata di centro, che in questo Paese manca. Chi lo deve fare?… beh, sono passati tanti anni dalla morte della Democrazia Cristiana, ci provano in tanti, ma gli egoismi evidentemente prevalgono. Mi auguro che si arrivi, prima o poi, a un’area di centro, dove io possa, ancora per un po’, non sono una giovincella, dare il mio contributo di passione e di idee. 

E se fosse Giuseppe Conte il riferimento del centro moderato che lei auspica?

Guardi, io non lo so, dipende da Conte. Non gliene ho parlato, né me ne ha parlato lui. Se dovesse fare qualcosa, che va a identificarsi in quella area, uno ci pensa, ma per ora non so nulla e non mi ha detto nulla. Se ne parla, ma non c’è ancora nulla di concreto.

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Che cosa l’ha più indignata in questa ultima settimana?

Non comprendo davvero le motivazioni di Renzi, se non quella, che forse voleva fare fuori Conte e mettere qualcun altro al suo posto e magari avere per Italia Viva un maggior numero di ministri. Non vedo niente altro. Per la mia esperienza politica, dico che non si può accusare un Governo di cui si fa parte. Al tavolo del Consiglio dei Ministri c’erano le sue ministre, non c’ero mica io. Tu sbatti i pugni sul tavolo, ma non esci fuori dalla porta. Anche nella vita reale, i problemi della famiglia si risolvono in famiglia. Non mi pare, peraltro, che io sia l’unica a essermi indignata per la scelta di Renzi.

E a livello personale?

Le posso dire la verità? Dopo dieci anni di sofferenza, mi possono fare di tutto. Sono disincantata. Nella mia vita c’è stata una grande sofferenza, quella delle menzogne e delle bugie. Sono stata agli arresti domiciliari, ho patito l’obbligo di dimorare al di fuori della mia regione. Tutto e sole bugie. Pensi che se anche le accuse mossemi fossero state vere, non avrebbero costituito un reato. Non costituivano reato e non erano vere. Ho sofferto per dieci anni, abbiamo sofferto, psicologicamente ed economicamente. Le ripeto, siamo disincantati rispetto a tutto.  Abbiamo già dato, in questo senso. Sappiamo che la cattiveria la fa troppo spesso da padrona. E se il destinatario, o la destinataria, sono persone minimamente capaci, colpisce ancora di più. E fa ancora più male.

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