Ora Renzi punta il dito contro i 'responsabili': "In Parlamento sta avvenendo uno scandalo"
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Ora Renzi punta il dito contro i 'responsabili': "In Parlamento sta avvenendo uno scandalo"

Il leader di Italia Viva rivendica la crisi e fa la vittima: "Chi fa politica in modo serio viene coperto di fake news"

Matteo Renzi
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27 Gennaio 2021 - 18.51


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In un videomessaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook, Matteo Renzi ha preso la parola per spiegare “con molta nettezza perché la crisi si sia aperta oggi”: “Ancora adesso troviamo tante domande, anche da parte di nostri amici, che ci chiedono se era proprio necessario aprire la crisi adesso. Perché proprio in piena pandemia, ci chiedono. Bene, proprio adesso si gioca il futuro del Paese e o risolviamo i punti aperti adesso o condanniamo i nostri figli e i nostri nipoti a vivere nel declino più totale”.
“Non è facile dire queste cose. Poi ti attaccano, ti insultano, ti coprono di fake news, ti diffamano. Però se vuoi fare politica in modo serio devi avere il coraggio di dire la verità. Parliamoci chiaro, l’Italia si sta giocando l’osso del collo perché prima di una crisi politica c’è la crisi economica, sanitaria ed educativa senza precedenti” ha detto Renzi, che continua: “La crisi educativa, la crisi sanitaria e la crisi economica vedono purtroppo l’Italia agli ultimi posti. Allora capite che non è un problema che si può risolvere con le poltrone?”.
Renzi non si ferma qui e punta il dito su chi in Parlamento in queste ore sta dando la caccia ai reponsabili: “In Parlamento sta accadendo uno scandalo, che è quello del tentativo di far passare delle persone non su un’idea, ma su una gestione opaca delle relazioni personali, noi siamo qui a dire che abbiamo rinunciato alle nostre poltrone perché vogliamo far prevalere le nostre idee. Per fare politica occorre studiare e fare delle proposte, quello è ciò che noi abbiamo cercato di fare. C’è solo una cosa che noi non ci possiamo permettere: è vivere questa crisi come se non fosse la più grande opportunità per ripartire. O prepariamo adesso la ripartenza o avremo perso l’occasione più grande. Non non vogliamo buttarla via. Noi parliamo di contenuti, e se gli altri parlano di poltrone non è un nostro problema”.

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