I giochi pericolosi di Renzi per liberarsi dall'ingombrante figura di Conte
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I giochi pericolosi di Renzi per liberarsi dall'ingombrante figura di Conte

Da un lato le elezioni, che a Italia Viva non convengono; dall'altro un governo Conte ter, che diventa sempre più improbabile. Qual è la strategia di Renzi?

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28 Gennaio 2021 - 20.44


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la strada del Conte ter è molto meno facile di quella che aveva previsto il Governo: è stato questo a convincere lo stesso Conte a chiamare Matteo renzi, dopo un silenzio di quasi due mesi tra i due, per tendere la mano. Ma alla fine, sembra che i calcoli di Renzi non fossero del tutto inesatti: se è vero che il leader di Italia Viva si aspettava che Conte lo contattasse molto prima per convincerlo a rientrare in maggioranza, è vero che adesso, con il pallottoliere del Senato fermo e la crisi paralizzata, l’ipotesi di un terzo governo con Giuseppe Conte come premier si fa sempre più eterea. 
Ma l’alternativa, ossia le elezioni, non sono un’opzione valida per Italia Viva. Perché il partito di Renzi, sebbene soffra di manie di grandezza, conta sempre un 2%, destinato quasi per certo a scomparire se si dovesse tornare alle urne. E non aiuta certo il fatto che, qualora le elezioni si profilassero come unica opzione, Renzi non avrebbe da combattere solo i suoi ‘nemici’ naturali a destra, ma anche tutto il centro-sinistra, che sarà compatto per cancellare Italia Viva dai giochi. 
L’unica opzione rimane la terza via: un governo di unità nazionale, di ‘emergenza’, senza Conte, che dia a Italia Viva il respiro necessario per logorare la maggioranza e riconquistare consenso e percentuali, in vista delle prossime elezioni. 
Renzi indica due vie: quella di un governo politico, se c’è una maggioranza e chiarendo se Iv ne fa ancora parte, oppure un governo del presidente se le condizioni per andare avanti non ci sono. Dice no a un preincarico a Conte, indica la strada del mandato esplorativo. Cresce il nervosismo, il M5S sembra sull’orlo di una crisi di nervi ma anche il Pd non scherza, Nicola Zingaretti esce dalle consultazioni scuro in volto.
“Ha vinto…”, mastica amaro un ministro grillino mentre Renzi è ancora al Quirinale, intento a rispondere alle domande dei cronisti ‘pungendo’ a ogni affermazione. La strada per Conte si fa sempre più in salita mentre continua a impazzare il toto-nomi, perché le chance del presidente dimissionario sembrano ridotte al lumicino. Tra quelli che circolano in queste ore sembra prendere quota il nome di David Sassoli, il presidente del Parlamento europeo – incarico che scadrà a fine anno – ben visto anche dal Quirinale. Su di lui potrebbe convergere la cosiddetta ‘maggioranza Ursula’, tirando dentro Fi, perché “è noto che Sassoli piace a tutti…”, si dice convinto un esponente del governo giallorosso. Per un ‘giro’ esplorativo si fa il nome anche del presidente della Camera, Roberto Fico.

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