Nel terzo giorno di consultazioni arrivano le parole di Pino Cabras (M5S), vicepresidente della Commissione Esteri alla Camera:“Ho presentato un’interrogazione al Governo per sapere come sia possibile che il leader di un partito che fino a pochi giorni fa esprimeva ministri e sottosegretari possa al contempo ricevere compensi da uno Stato straniero”.
“Forse non c’è nessun reato – prosegue il deputato – ma chi svolge un ruolo così delicato da poter determinare una crisi di governo in Italia non può essere, contemporaneamente, consulente a pagamento di un altro Stato. Deve essere al di sopra di ogni sospetto, anche perché in Italia le crisi di governo hanno spesso aperto la porta a forze straniere interessate a una svendita dei nostri asset strategici”, conclude Cabras.
La presenza di Matteo Renzi alla cosiddetta ‘Davos del Deserto’ organizzata dal principe ereditario saudita Mohammed bin Salman pone un problema di “conflitto di interessi”. Lo sottolinea il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano in un post su Facebook, dedicato alla decisione italiana di revocare la licenza di vendita di armi all’Arabia Saudita ed agli Emirati.
“Un percorso chiuso ormai da oltre una settimana che si conclude solo formalmente oggi – scrive Di Stefano – con una temporalità che fa riflettere sul problema enorme ancora irrisolto del conflitto d’interessi dei nostri politici, proprio al ritorno del Senatore di Rignano da una strapagata conferenza a Riad”.
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