I comunisti si possono citare riguardo l’orrore delle foibe ma per l’Olocausto i nomi di Hitler e Mussolini non possono essere fatti, né si può parlare dei massacratori nazisti e fascisti.
Oggi Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia ha scritto su Facebook:”Il 10 febbraio è il giorno del Ricordo. Oggi vogliamo il pensiero alle vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano, dalmata. Migliaia di persone uccise e perseguitate dai comunisti di Tito con una sola colpa: essere italiani. Noi, italiani del 2021, ricordiamo il loro sacrificio finalmente venuto alla luce dopo anni di terribile oblio ideologico. Ora siete finalmente pagine di storia e il vostro nome non potrà più essere dimenticato”.
Le omissioni sulla Shoah
Nel Giorno della Memoria, il 27 gennaio scorso invece scriveva: “Ricordare per onorare. Ricordare per contrastare l’antisemitismo in ogni sua forma, affinché gli orrori del passato non tornino mai più. Nel Giorno della Memoria un pensiero commosso a tutte le vittime della Shoah e a chi ancora oggi porta nell’anima i segni indelebili di quelle atrocità. Tra loro tanti italiani uccisi lontano da casa e dai loro affetti più cari. E un ricordo dovuto ai giusti tra le Nazioni: uomini e donne coraggiosi che hanno rischiato la loro vita per salvarne altre dalla ferocia della persecuzione”.
Si possono onorare le vittime della Shoah mentre si intitolano strade e piazze a Giorgio Almirante, ossia un fascista che ebbe un ruolo non marginare nel diffondere il razzismo e l’antisemitismo che sfociò nelle tristemente note leggi razziali che provocarono discriminazioni e furono la premessa, successivamente, per lo sterminio degli ebrei italiani?
Si può, se si è sinceri, ricordare le vittime dell’Olocausto senza mai nominare gli assassini e i loro complici, ossia Hitler e Mussolini, i criminali dittatori fascisti e nazisti?
No, non si può. Perché onorare i morti omettendo di ricordare chi, perché e come quelle persone sono state uccise è ipocrisia politica.
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