Si parla di un allungamento del calendario scolastico fino al 30 giugno, che sarebbe sul tavolo del presidente incaricato Mario Draghi, non sembra trovare il favore dei sindacati di presidi e insegnanti. Molti sono i nodi da sciogliere: dalle date degli esami di terza media e di Maturità (con molti professori impegnati nelle commissioni) alla possibilità di accorciare le vacanze di Pasqua.
Come riporta il Corriere della Sera, il prolungamento delle lezioni oltre i limiti già stabiliti pone anche altre criticità: presidi e insegnanti concordano che oltre la fine di giugno non si possa andare anche con le migliori intenzioni: non solo perché costringere i ragazzi in aule calde potrebbe non essere risolutivo dal punto di vista del profitto, ma anche per la concomitanza degli esami.
Maturità e calendario congestionato La Maturità, infatti, dovrebbe prendere il via il 16 giugno per finire entro la metà di luglio. Si può far slittare di una o due settimane al massimo ma non di più, pena il prolungamento nel mese di agosto, troppo tardi per chi vuole provare le selezioni per le università straniere. Il calendario è modulato Regione per Regione, anche a seconda delle esigenze climatiche: mandare in classe gli studenti oltre la metà di giugno in scuole senza aria condizionata potrebbe essere più deleterio che proficuo.
Calendario lungo ipotesi già in campo L’idea di prolungare il calendario, data la particolarità di questo e del passato anno scolastico, era già stata presa in considerazione: il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina a fine dicembre aveva infatti proposto alle Regioni di prolungare le lezioni fino a giugno. L’idea era di discutere del tema con i presidenti di Regione che hanno la competenza sul calendario scolastico. Sarebbero poi state le Regioni, in raccordo col ministero dell’Istruzione, a capire, date anche le situazioni territoriali, chi doveva prolungare e dove.
Corsi ad hoc di recupero Un’altra ipotesi sulla quale si era cominciato a ragionare già da un mese è quella di corsi ad hoc per gli studenti che hanno bisogno di recuperare gli apprendimenti in alcune materie. Corsi come quelli che si fanno solitamente a fine anno per chi ha le insufficienze e che dovrebbero già essere attivati anche dopo il primo quadrimestre. Si tratta di solito di 8-10 lezioni di una materia di quelle principali (italiano, matematica, lingue). Questi corsi potrebbero essere rimodulati e messi a disposizione di una platea più ampia, visto tra l’altro che sono a disposizione anche maggiori fondi.
Allo studio vacanze di Pasqua ridotte Già nel 2020 si era parlato di accorciare le vacanze di Pasqua agli studenti e ai professori per recuperare i giorni perduti. L’ipotesi resta sul tavolo ma permetterebbe di recuperare solo due o tre giorni di lezione.