Ecco cosa ha detto il deputato di Leu Stefano Fassina, intervenendo alla trasmissione ”L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, sulla chiusura degli impianti da sci decisa ieri dal governo a 24 ore dalla riapertura: “C’è un governo di emergenza nazionale, non è un governo che ha una convergenza programmatica. L’esecutivo è formato da gruppi politici che rimangono avversari, quindi temo che dovremo convivere con uno scarto tra il governo di tutti o quasi e poi un dibattito pubblico in cui i partiti tenteranno di tenere vivi i propri discorsi specifici”.
“Ritengo che le scelte che farà il governo, che saranno circoscritte alle emergenze, saranno condivise, dopodichè – aggiunge Fassina – ci saranno differenziazioni che non sfoceranno in voti divergenti in parlamento, ma nel dibattito pubblico me le aspetto. In questo anno di pandemia la Lega è stata molto rapida a cavalcare ogni protesta, legittima, di commercianti, bar, ristoranti, impianti sciistici, ma chi sta al governo ha una responsabilità enorme perché l’equilibrio tra restrizioni e danni all’economia è una responsabilità forte.
“E’ facile cavalcare le proteste, poi però quando si ha la responsabilità della vita delle persone bisogna fare scelte difficile. Aprire quando il virus muta e aumenta in termini di contagi, significa generare danni di più lunga durata che ucciderebbero tutta l’economia. La Lega dovrà prendere atto che è stata una scelta inevitabile. E’ chiaro che siamo entrati in un’altra fase, tutti si devono dare una regolata e credo che alla fine se la daranno. I problemi esistono, non li puoi risolvere scaricando Arcuri e il ministro della Salute”, conclude Fassina.
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