Nuovo giorno, nuova recriminazione di Giorgia Meloni. Contro chi? Sempre loro, il suo chiodo fisso: “L’immigrazione di massa illegale va fermata, non è un diritto” dichiara la leader di Fratelli d’Italia che ama vantarsi delle sue radici cristiane ma che evidentemente non ascolta una parola delle parole di Papa Francesco sul dovere del cristiano di accogliere, di aiutare e di essere solidale. “Se le persone mi votano per fare determinate cose e poi ne faccio altre non va bene”, continua Meloni.
Poi Meloni non risparmia la frecciata quotidiana a Salvini, suo ex alleato: “Non conoscevo Draghi, il suo curriculum e la sua storia dicono che ha grandi capacità. La posizione di Fdi non riguarda la sua figura ma il contesto in cui è inserita. Mi pare che la squadra che ha scelto sia ben al di sotto delle aspettative”. Nella squadra, e Meloni lo sa, c’è anche la Lega, ‘traditrice’ della causa dell’estrema destra.
“Ci sono figure del Conte 2 – ha aggiunto – che si dava per scontato che non fossero più lì, nel suo programma ci sono principi anche condivisibili ma non ha chiarito come intende calarli nel concreto. Su questo aspettiamo Mario Draghi e il suo governo alla prova dei fatti. Se ci saranno riforme utili le sosterremo e non chiederemo neanche poltrone”.
Riguardo poi la suddetta fine dell’alleanza con la Lega, Meloni afferma: “Non sono mai stata preoccupata, e mai così convinta di scelta che ho fatto. E sono fiera di avere un partito che ha condiviso dall’inizio all’unanimità la scelta che ho fatto”.
L’intergruppo tra Pd, Leu e M5s, per Meloni “è per tentare di isolare i partiti di centrodestra che sono nella maggioranza”, che auspica un coordinamento tra le forze del centrodestra. Per la leader di Fdi, la coalizione “può uscire rafforzata da questa temporanea divaricazione”.
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