Da domani l’Emilia Romagna tornerà in zona arancione dopo un breve periodo in zona gialla.
Questa decisione aveva scatenato il malcontento del governatore regionale Bonaccini, e dopo di lui anche il sindaco di Parma ex grillino Pizzarotti chiede di abolire il non funzionante sistema delle fasce colorate.
“È il caso di dire che la strategia di fasce colorate delle Regioni può essere cambiato”, scrive oggi Pizzarotti sui social. “Aprire due settimane, dando così la possibilità alle attività di respirare e lavorare dignitosamente, poi richiudere tutto come è assolutamente prevedibile quando le persone ricominciano (legittimamente) a vivere e a ripopolare le città, è un tira e molla che non fa bene a nessuno, tanto più che il contagio scende e risale nel giro di sole due settimane”.
Inoltre, rileva il primo cittadino di Parma, “non tutte le province vivono la stessa emergenza. Ci sono province che riescono a contenere il virus ma che, vista la generalità regionale della fascia colorata, sono costrette a tornare in fascia arancione. Così non può andare avanti a lungo, il governo deve ripensare la strategia”.
La soluzione, suggerisce Pizzarotti, è anche velocizzare sui vaccini, che invece procedono a rilento. “È qui che le istituzioni devono lavorare giorno e notte, i cittadini i sacrifici li hanno fatti, e pure troppi. E i ristori, lasciatemelo dire, lasciano il tempo che trovano. Non sono sufficienti nemmeno per progettare il lavoro nel breve termine”, sottolinea ancora il sindaco ex M5s.
Ieri a Parma, ricorda Pizzarotti, “abbiamo fatto un sopralluogo nel nuovissimo centro vaccinale che partirà i primi di marzo: 20 ambulatori per una capacità di vaccinazione di 2.400 persone al giorno. Noi il nostro lavoro lo stiamo facendo, siamo pronti a chiudere la partita col virus. Cosa si sta aspettando per un attacco efficace e finale? Possiamo farci valere in Europa? E l’Europa può farsi valere con le importazioni vaccinali?”.
“Noi domani torneremo in zona arancione con rammarico, ma rispetteremo la legge. La rispetteremo- conclude ancora Pizzarotti- perché siamo persone responsabili, ma non siamo contenti né soddisfatti. I parmigiani la loro parte la stanno facendo: si mostri rispetto verso questa comunità e si cominci a vaccinare seriamente, senza indugi. Basta parole”.
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