Ora davvero c’è il forte rischio che il giocattolo si rompa anche se, a dire il vero, l’ala governista dei grillini punta molto sulla figura di Giuseppe Conte che ha dato al Movimento un volto moderato e ben lontano dai toni barricaderi di molti esponenti della fronda.
“Si manda via gente che ha dato il sangue al Movimento perché ha detto legittimamente no, rifiutando un quesito ridicolo e un governo come ne abbiamo già visti tanti in passato. Continuano a evocare Alessandro Di Battista come leader. Il vero rischio non è la scissione, ma l’evaporazione del M5S . Anche perché ora il Movimento dovrebbe governare con tutti e soprattutto con Forza Italia. Era la nostra linea invalicabile, ed è stata varcata”.
Parole di Max Bugani, tra i grillini della prima ora e ora capo staff della sindaca di Roma, Virginia Raggi.
“Spero che Giuseppe – aggiunge riferendos all’ex premier Conte – abbia capito come non sia stato solo Matteo Renzi a farlo cadere, ma che anche qualcuno nel Movimento non aspettasse altro. Conte si è rivelato un grande mediatore, facendo sintesi tra partiti che erano divisi al loro interno. Ma gli sconsiglierei di fare il capo del M5S . All’inizio otterrebbe grande consenso, ma subito dopo inizierebbe a logorarsi”.
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