Ha le idee chiare sul futuro dell’esecutivo Draghi l’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il quale cerca di spiegare quali siano i punti su cui il premier deve insistere, senza pensare alle riforme.
“Quello che Draghi deve fare è chiarissimo: affrontare il problema della organizzazione efficiente della vaccinazione, approntare un Recovery plan che sia concreto e non sia un libro dei sogni, spendere bene i quattrini che arriveranno, e poi i cosiddetti ristori per cercare di attenuare la drammatica situazione in cui un terzo del Paese sta versando. Poi ha finito, a meno che non si pensi che il governo Draghi con una maggioranza del genere potrà fare le riforme che aspettiamo da trent’anni. A meno che non si coltivino libri dei sogni – spiega l’ex sindaco di Venezia -, quello che Draghi può fare e deve fare è chiarissimo, assolutamente definito e speriamo lo faccia bene”.
Ma si parla anche di riforme, c’è quella fiscale, quella della previdenza… “La riforma fiscale? La riforma della previdenza? Ma come fai a fare la riforma della previdenza? Per farla in questo Paese bisogna rovesciare tutto l’ordinamento istituzionale. Con le regioni che sono il potere che dirige la sanità in Italia, fare una riforma sanitaria vuol dire cambiare tutti i rapporti tra poteri centrali e regioni. Cosa vuole fare, la riforma fiscale? Per fare una riforma fiscale decente un Parlamento ci mette una legislatura. Sarà un po’ più efficiente nella lotta contro l’evasione probabilmente, speriamo”, conclude il filosofo.