Dispiace vedere che gli esponenti di Italia viva siano dei veri e propri soldatini e sfuggano alle questioni.
Perché le domanda a cui non rispondono sono molto chiare e no c’è bisogno di girarci intorno.
Ossia: perché Renzi è volato in Arabia Saudita ad omaggiare un tiranno le cui responsabilità sull’omicidio di Khashoggi erano note da tempo?
Perché non ha condannato non l’omicidio ma Iol suo mandante e presi le distanze dal principe Salman?
Perché non chiede scusa ai familiari di Khashogg’ per aver incensato chi ha ordinato il delitto?
Invece la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ha evitato di rispondere e si è nascosta dietro frasi fatte: “Matteo Renzi ha chiarito con estrema puntualità tutte le questioni che gli sono state poste, non si è sottratto alla trasparenza, come è sua abitudine”.
“Per quanto riguarda l`Arabia Saudita – ha aggiunto poi la ministra -, come politica e ministro delle Pari opportunità, ho ben chiare le grandi questioni che sono aperte sul tema dei diritti, che ha anche evidenziato lo stesso Renzi, ma sono altrettanto consapevole di quanto l’Arabia Saudita, come Paese del G20, sia un baluardo alla lotta al terrorismo e di come quel Paese abbia iniziato un primo percorso nell’allargamento dei diritti”.
Un percorso iniziato facendo a pezzi (sul serio) un oppositore.
“Le relazioni internazionali servono esattamente a questo: consolidare e incentivare questo tipo di percorso. Dopo di che Italia Viva è un partito che ha promosso e reso concreta la tutela dei diritti, sia nei rapporti internazionali che nella pratica nazionale”, ha concluso Bonetti.
E quindi: perché celebrare un assassino e non prendere le distanze? La risposta non c’è. E si tratta delle stesse persone che hanno accuato Conte di non aver preso le distanze da Trump dopo Capitol Hill…
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