Una accusa durissima da chi aveva creduto in quel progetto ma fu messo in malo modo alla porta solo perché stava sulle scatole a Grillo e ai suoi.
“Dare una definizione alle giravolte politiche dei 5 stelle negli ultimi 8 anni è davvero difficile: sono stati spesi tutti gli aggettivi possibili. La mancanza di una coerenza politica e valoriale solida li rende del tutto privi di identità: prima erano antieuropeisti convinti e appoggiavano i gilet giallo quando mettevano a ferro e fuoco Parigi, poi improvvisamente sono diventati europeisti, ora si dicono addirittura moderati e liberali. Domani quale altra identità si daranno?”. Così il sindaco di Parma ed ex M5S Federico Pizzarotti, commentando la nuova ‘metamorfosi’ che sembra investire il Movimento, con un possibile ruolo di primo piano dell’ex premier Giuseppe Conte, a cui lavora il garante Beppe Grillo.
“Volevano mettere un freno alla confusione valoriale della politica, pensando di mostrarsi gli unici veri depositari di una identità forte. La verità, invece, è un’altra: sono la rappresentazione plastica di quella stessa confusione valoriale che intendevano combattere. Ho apprezzato Conte nel suo secondo governo, mi dispiace che si presti a questa farsa. Lui si è dimostrato persona seria ed equilibrata, i Cinque stelle hanno invece perso ogni tipo di credibilità”, chiude Pizzarotti.
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