Lei minaccia querele a chi associa il suo nome a inchiesta che hanno riguardato la criminalità di stampo mafioso e esponenti di Fratelli d’Italia.
Ma – secondo il metodo inaugurato da Salvini e da molti prima di lui – si è garantisti o forcaioli a seconda di cosa convenga di più
E quindi – nonostante da anni di inchieste non sia mai emerso nulla né tantomeno ci sono le famose prove dell’alleanza tra Ong e scafisti – la nostra estremista di destra torna ad attaccare le Ong, stando però bene attenta a non fare nomi e cognomi, altrimenti fioccherebbero le querele. Invece parlando in generale è più semplice.
“Dalla stampa di oggi continuano ad emergere ombre sull’operato delle Ong. Dalla trascrizione della testimonianza del ministro dell`Interno Lamorgese nel processo Gregoretti, pubblicata da “Il Giornale”, veniamo a sapere che le navi delle Ong stazionavano per giorni nelle acque libiche e chiedevano un porto sicuro (il famoso POS, Place of safety) solo quando avevano ‘l’imbarcazione piena’. Repubblica mostra, invece, le foto di uno scafista che picchia gli immigrati e dà notizia del comandante di una nave affittata da una Ong accusato dai magistrati di proteggere e non segnalare questi criminali alle autorità di polizia. È la conferma che Fratelli d`Italia aveva ragione e che le Ong hanno un ruolo decisivo nell’immigrazione clandestina di massa verso le nostre coste”.
Così la presidente di Fratelli d`Italia, Giorgia Meloni. Del resto lei che si è sempre opposta a chiusure e restrizioni e voleva aperture di distochete e impianti da sci, ossia bombe epidemiologiche, di cosa poteva parlare?
“Difendere i confini è una priorità e vedremo se il Governo Draghi avrà il coraggio di farlo, segnando una netta discontinuità con l’esecutivo precedente”, conclude.
Argomenti: fratelli d'italia giorgia meloni